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24/05/2023 06:00:00

 Il ricordo della strage di Capaci: tra parole, cortei e polemiche

Dal luogo dove avvenne la Strage di Capaci all’aula bunker di Palermo, da Roma, nei palazzi delle istituzioni, a quelli di Giustizia e nelle scuole di tutta Italia, ieri la giornata di commemorazioni della strage a trentuno anni di distanza, tra riflessioni, eventi, manifestazioni, dibattiti, ma anche le polemiche tra Maria Falcone e Alfredo Morvillo e non sono mancati momenti di tensione al corteo degli studenti a Palermo, per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Il Presidente Mattarella - Magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno demolito la presunzione mafiosa di un ordine parallelo, svelando ciò che la mafia è nella realtà: un cancro per la comunità civile, una organizzazione di criminali per nulla invincibile, priva di qualunque onore e dignità". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione del 31/mo anniversario della strage di Capaci. "Il 23 maggio di trentuno anni fa - ricorda il capo dello Stato - lo stragismo mafioso sferrò contro lo Stato democratico un nuovo attacco feroce e sanguinario. Con Giovanni Falcone persero la vita sua moglie Francesca Morvillo, magistrata di valore, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, che lo tutelavano con impegno. Una strage, quella di Capaci, che proseguì, poche settimane dopo, con un altro devastante attentato, in via D'Amelio a Palermo, nel quale morì Paolo Borsellino, con Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. A questi testimoni della legalità della Repubblica, allo strazio delle loro famiglie, al dolore di chi allora perse un amico, un maestro, un punto di riferimento, sono rivolti i primi pensieri nel giorno della memoria. Quegli eventi sono iscritti per sempre nella storia della Repubblica. Si accompagna il senso di vicinanza e riconoscenza verso quanti hanno combattuto la mafia infliggendole sconfitte irrevocabili, dimostrando che liberarsi dal ricatto è possibile, promuovendo una reazione civile che ha consentito alla comunità di ritrovare fiducia.I criminali mafiosi pensavano di piegare le istituzioni, di rendere il popolo suddito di un infame potere. La Repubblica seppe reagire con rigore e giustizia". "La mafia li ha uccisi - dice ancora Mattarella - ma è sorta una mobilitazione delle coscienze, che ha attivato un forte senso di cittadinanza. Nelle istituzioni, nelle scuole, nella società civile, la lotta alle mafie e alla criminalità è divenuta condizione di civiltà, parte irrinunciabile di un'etica condivisa", conclude Mattarella.

Premier Meloni – “Al Falcone e Borsellino, a Roma, ho deposto una corona di alloro in memoria del giudice Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta uccisi per mano mafiosa il 23 maggio 1992.
A 31 anni dalla strage di Capaci, che coincide con la Giornata per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa, desidero ricordare tutti quegli eroi, Servitori dello Stato, che non si sono piegati davanti ad alcuna minaccia o intimidazione, dedicando la loro vita alla lotta contro la mafia, per la libertà dell'Italia e degli italiani.
Fiera di una Nazione che negli ultimi sette mesi, grazie soprattutto al preziosissimo lavoro di indagine delle nostre forze di Polizia, ha arrestato pericolosi superlatitanti. Che il coraggio e l'esempio di chi ha sacrificato la propria vita per contrastare il crimine organizzato guidino sempre le nostre azioni, a difesa della legalità e della giustizia. Non dimentichiamo”.





Non è mancata la polemica tra Alfredo Morvillo e Maria Falcone -
"In questa città aver fatto accordi con la mafia viene ritenuto da tutti un fatto disdicevole?". E' la domanda posta, sulle pagine di Repubblica Palermo, da Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, cognato di Giovanni Falcone, in occasione del trentunesimo anniversario della strage di Capaci. "È il tempo di andare avanti - scrive Maria Falcone, sorella di Giovanni, sempre sullo stesso quotidiano - di perseverare nella ricerca della verità e al contempo smettere di usare l'antimafia per fare carriera, per fare passerella". Ad accendere il dibattito su posizioni diverse tra i familiari di due delle vittime della strage di Capaci c'è il sostegno alla giunta di centrodestra di Palermo del sindaco Roberto Lagalla da parte di Marcello Dell'Utri e Salvatore Cuffaro, politici condannati per fatti di mafia. "Troppo spesso i cittadini ricevono dall'alto segnali che invitano a convivere con ambienti notoriamente in odore di mafia" dice Morvillo, ex procuratore di Trapani. Le sue parole suonano anche come una critica, neanche troppo velata, a Maria Falcone che durante la campagna elettorale dell'anno scorso si scagliò contro gli impresentabili ("La politica non si può permettere sponsor che non siano adamantini, Dell'Utri e Cuffaro non lo sono") e che quest'anno ha firmato un accordo con Lagalla per realizzare un nuovo museo dell'antimafia. "È il tempo di non abbassare la guardia - spiega Maria Falcone - e al contempo costruire ponti tra le diverse componenti sociali, pretendere impegni da chi vuole unirsi allo sforzo del cambiamento, senza criticare a priori, magari rianimati da una certa nostrana acida propensione alla presunzione".

Schifani: «Contrasto alla mafia senza se e senza ma» - «L'apertura di un museo della memoria delle vittime e del contrasto alla mafia è una bella iniziativa, frutto della buona volontà della professoressa Falcone e del sindaco, e su questo la Regione ha assunto un impegno: fare in modo che il museo possa essere vivo e funzionare, così da consentire un'attività di visita e di riflessione tutto l'anno e non soltanto nelle date in cui ci riuniamo per commemorare gli eccidi dei giudici Falcone e Borsellino». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alle commemorazioni per il 31esimo anniversario della strage di Capaci svoltesi fra Palazzo Jung e l'area allestita all'esterno dell'aula bunker dell'Ucciardone, a Palermo.
«La mafia - ha aggiunto il governatore - si combatte nel segno dell'unità, che è coesione delle forze politiche e sociali, del volontariato e dei giovani, molto presenti oggi, che hanno impresso un cambiamento generazionale nella consapevolezza che la mafia è male e va contrastata con la crescita delle coscienze.


Tensione al corteo degli studenti - Tanti giovani a Palermo per la marcia fino all'Albero Falcone nell'anniversario della strage di Capaci. Ma il corteo dei collettivi studenteschi, aperto da uno striscione che alludeva alle responsabilità dello Stato, è stato fermato "per motivi di ordine pubblico".




Marsala manifestazione ANM -
Anche al Tribunale di Marsala ieri si sono tenute le manifestazioni per ricordare la strage di Capaci. L'iniziativa “Un Seme di Legalità” promossa dalla sottosezione dell’ANM di Marsala assieme alla Presidenza del Tribunale, alla Procura e all’Ordine degli Avvocati di Marsala. La scelta del Presidente dell’Anm Fabrizio Guercio, della Presidente Alessandra Camassa, del Procuratore della Repubblica Fernando Asaro e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Giuseppe Spada è stata quella di coinvolgere i giovani attraverso l’arte. Coinvolti 28 istituti scolastici della provincia di Trapani.




Marsala - Il Sindaco di Marsala Massimo Grillo è intervenuto all’iniziativa “Un Seme di Legalità” promossa dalla sottosezione dell’ANM di Marsala. “In questo giorno in cui ricordiamo le vittime della strage di Capaci, abbiamo inteso come Amministrazione partecipare alla significativa e importante manifestazione tenutasi al Palazzo di Giustizia e abbiamo apprezzato tantissimo questo nuovo modo scelto dal Presidente dell’Anm Fabrizio Guercio, dalla Presidente Alessandra Camassa, dal Procuratore della Repubblica Fernando Asaro, dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Giuseppe Spada di coinvolgere i giovani attraverso l’arte in una logica di piena partecipazione – sottolinea il Sindaco Grillo. E’ questo un seme importante che può dare tanto frutto. Da parte nostra abbiamo fatto presente che stiamo portando avanti uno specifico progetto che ha avuto inizio con l’intitolazione della strada del Commissariato a Emanuela Loi e che è proseguito con la nomenclatura delle vie del quartiere di Sappusi agli altri eroi delle stragi di Capaci e via D’Amelio”. Ieri al Complesso San Pietro si è svolta una delle tappe del Percorso di Cittadinanza Attiva attraverso la lettura dei libri “forti” voluto dall’Amministrazione Grillo e attuato dalla direzione della Biblioteca in collaborazione con la Libreria Mondadori. L’iniziativa è inserita nel Maggio dei libri 2023 “Se leggi sei forte” di Marsala Città che legge. Oggi l’incontro con gli studenti della scuola Mazzini è stato dedicato alle pubblicazioni su Giovanni Falcone.

Favignana – Ieri mattina il sindaco Francesco Forgione e l’assessore alla Cultura Monica Modica hanno deposto una corona di fiori davanti alla scuola dell'Infanzia intitolata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Alla breve cerimonia hanno preso parte i bambini della scuola materna e una classe della scuola elementare e rappresentanti delle autorità locali.
“La nostra scuola dell'Infanzia è dedicata a Falcone e Borsellino”, dice il sindaco Francesco Forgione. “Oggi, nell’anniversario della strage di Capaci, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione sobria proprio qui, con i bambini. Abbiamo il dovere della memoria ma anche di rinnovare un impegno, la lotta alla mafia. La costruzione di una coscienza civile parte proprio dall’infanzia, da quando si formano le coscienze. Dobbiamo dare ai nostri bambini gli anticorpi contro ogni forma di violenza, di sopraffazione, contro ogni forma di sopruso e manifestazione del potere mafioso. Oggi non abbiamo ricordato due eroi ma due persone buone che hanno sacrificato le loro vite per la libertà e i diritti di tutti”.




Ad Erice Inaugurato il murales nel quartiere di Villa Mokarta - È stato inaugurato ieri nel quartiere di Villa Mokarta, in occasione del trentunesimo anniversario della Strage di Capaci, un murales antimafia realizzato dall’artista Nanno Gandolfo con l’associazione Compagnia dei mirtilli di Paola Stabile. Il murales è stato realizzato grazie ai fondi della democrazia partecipata del Comune di Erice che sono stati investiti nel progetto “Dietro al muro”, portato avanti in collaborazione con l’Istituto Scolastico “G. Pagoto”, l’associazione Libera e VMK Lab. Un vero e proprio laboratorio, un percorso didattico sulla pittura murale contemporanea, in particolare la tecnica dell’aerosol-art, che ha consentito il coinvolgimento di tanti ragazzi.
L’evento conclusivo che si è tenuto ieri mattina, dal titolo “23 Maggio: i giovani e la memoria” si è tenuto nella via Raffaello Sanzio (di fronte il plesso scolastico “Walt Disney”), con la partecipazione di moltissimi giovani e cittadini.
«Ringraziamo l’artista Nanno Gandolfo, tutti i giovani che hanno contribuito ed anche la famiglia Palermo che ha consentito che questa bellissima opera potesse prendere forma nella facciata della loro abitazione – commentano la sindaca Daniela Toscano e l’assessora con delega ai servizi sociali e pubblica istruzione, Carmela Daidone -. Questo murales rappresenta per noi la sintesi di una serie di concetti e di significati e contribuirà a valorizzare ulteriormente il quartiere di Villa Mokarta esaltando i valori della legalità e della giustizia e rappresentando quasi un vero e proprio monito.

Mazara onora le vittime della strage di Capaci - “I giovani, le scuole, le associazioni e le forze sane della nostra società onorano oggi la memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Montinaro, vittime della strage di Capaci, a trentuno anni da quel fatto di sangue che ha colpito e segnato tutti noi. La mafia è un’organizzazione criminale ancora viva, nonostante i colpi inferti da magistratura e forze dell’ordine, ultimo in ordine di tempo la cattura di Matteo Messina Denaro. Sviluppo, cultura e azioni quotidiane improntate alla legalità sono le armi che dobbiamo usare per sconfiggere la cultura mafiosa. Non dobbiamo limitarci ad essere meri spettatori, ma diffondere la consapevolezza che il rispetto delle regole è fondamentale per il benessere di tutti”. Questo il messaggio della Città di Mazara del Vallo espresso dal sindaco Salvatore Quinci nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci.

Incontro Liceo Classico di Marsala - "Il Liceo Classico ha promosso un incontro on line con la Fondazione Falcone organizzato dalla Prof. ssa Vivi Abbagnato nell'ambito dell'educazione alla legalità. Con il coordinatore Benintende la classe V A ha discusso del fenomeno mafioso tuttora presente nella società e si è parlato dell'intervento della legge 30 anni dopo le stragi."


Anci Sicilia - “Il 23 maggio è un appuntamento che ha una forte valenza simbolica nella lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità in ricordo del sacrificio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della sua scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani e vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia, in occasione del trentunesimo anniversario della strage di Capaci.
“Mantenere sempre vivo il ricordo per sensibilizzare le generazioni future è un dovere di tutti noi, sia come cittadini e ancora di più come amministratori. Le istituzioni locali devono essere in grado di garantire un’adeguata qualità di vita a tutti i cittadini contribuendo a contrastare le diseguaglianze sociali e intercettare, sul nascere, ogni forma di sopruso, che potrebbe trasformarsi in gravi forme di illegalità nei territori.
“Il sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino ha certamente risvegliato molte coscienze e il compito degli amministratori locali – concludono Amenta e Alvano – è di continuare il percorso avviato da tutti coloro che hanno combattuto la mafia a tutela delle nostre comunità e nell’interesse delle generazioni future, alle quali abbiamo il dovere di consegnare una Sicilia migliore”.

Partito Democratico Ars - "Abbiamo il dovere di trasformare ogni 23 maggio in un giorno di ricordo e memoria soprattutto per tutti quei giovani che nel 1992 non erano ancora nati, e che hanno comunque imparato a conoscere il lavoro ed il sacrificio del giudice Giovanni Falcone e degli altri che persero la vita nella strage di Capaci: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro", afferma Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.
 "È proprio il valore della memoria collettiva, che tutti noi abbiamo il dovere di difendere - aggiunge Catanzaro - che permette di far radicare nella nostra società le idee e l'impegno di Giovanni Falcone per una terra finalmente libera dalla mafia".

Partito Democratico Trapani - La segreteria provinciale del Partito Democratico esprime soddisfazione per l'intitolazione della scuola di Castelvetrano a Giuseppe di Matteo, un segnale importante per tutta la provincia, in considerazione delle indagini ancora in corso sui fiancheggiatori che hanno consentito la lunga latitanza di Matteo Messina Denaro.
Nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci, è necessario non solo ricordare il Giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonino Montinaro, ma soprattutto tenere alta l'attenzione sui territori, nella consapevolezza che la presenza della mafia, come ci hanno dimostrato i recenti fatti di cronaca, continua a condizionare la nostra provincia.