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01/06/2023 09:03:00

Droga a Marsala, sequestrato il bar Pieruccio

 Continuano le indagini sul traffico di droga a Marsala. Ed è per questo che i Carabinieri, su input della Procura, hanno sequestrato il bar Pieruccio, quello del chiosco vicino l'ospedale di Via Salemi. Appartiene di fatto, secondo le indagini,  a Vincenzo Fabio Licari, il marsalese di 47 anni tra i coinvolti nell'operazione antidroga "Fox" di qualche settimana fa, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 11 indagati, gravemente indiziati dei delitti di traffico e spaccio di cocaina sull’asse Catania-Marsala.

Secondo i Carabinieri e la Procura il bar ed i beni oggetto di sequestro sono il provento del traffico di cocaina o comunque abbiano un valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato dall’indagato.

Licari infatti, disoccupato e percettore del reddito di cittadinanza, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avvalendosi di prestanome o parenti stretti per eludere le indagini patrimoniali, avrebbe avuto la diretta disponibilità, insieme alla moglie, di due immobili, una casa su tre livelli e il chiosco adibito a bar, peraltro costruiti abusivamente, e vari beni mobili (due auto e due ciclomotori), di valore non giustificabile rispetto ai redditi dichiarati. Il bar abusivo ufficialmente è di Aldo Vinci, gestito con il figlio Francesco. 

L’ipotesi investigativa è che Licari si sia procurato i beni mobili ed abbia costruito gli immobili con il provento della lucrosa attività di traffico di droga, intestandoli a persone a lui vicine per rapporti di parentela o di amicizia proprio per non destare sospetti.

I Carabinieri ritengono tuttavia di essere riusciti a dimostrare la riconducibilità dei beni a Licari , attraverso la minuziosa analisi del suo stato patrimoniale “ufficiale”, a documentare una presunta netta sproporzione tra la ricchezza dichiarata e quella reale: i redditi “leciti” del nucleo familiare dell’indagato e della moglie (si ripete, addirittura percettori del reddito di cittadinanza), complessivamente valutati per il periodo compreso tra il 2017 e il 2021, non sarebbero stati sufficienti neppure a far fronte alle esigenze primarie di vita, a fronte invece di un patrimonio immobiliare (ed anche economico-finanziario) particolarmente ingente.

Nell’operazione “Fox”, erano già state sottoposte a sequestro preventivo due società di vendita e noleggio veicoli di Marsala e riconducibili a un altro marsalese poiché, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avrebbero organizzato, in più occasioni, il trasporto della droga da Catania a Marsala avvalendosi di insospettabili autovetture a noleggio intestate alle società marsalesi sequestrate. Sarebbero giunti, ogni mese, 2 chilogrammi circa di cocaina che avrebbe inondato la città favorendo lucrosissime entrate illecite per i trafficanti.

Il decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP di Marsala, è finalizzato alla confisca.

Qui i dettagli dell'operazione antidroga.

Qui raccontiamo come avveniva il trasporto della droga da Catania a Marsala.