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03/07/2023 06:00:00

Trapani, Alberto Catania: "I locali in centro si fanno la guerra a suon di decibel"

 Alberto Catania, rappresentante del comitato dei residenti del centro storico di Trapani. Siete soddisfatti dell’ordinanza entrata in vigore contro la movida selvaggia?

Noi siamo soddisfatti per il fatto che l’ordinanza impone i limiti della legge nazional per decibel che nel centro storico sono 65 prima delle 22 e 55 dopo le 22 e quindi una volta che viene citata questa legge dovrebbe essere applicata. Il limite dell’una ci lascia un po’ perplessi ma è una direttiva del prefetto per tutta la provincia, abbiamo poco da poter recriminare.

Voi avete fatto un incontro con il sindaco di Trapani, qual è stata la vostra richiesta?

La nostra richiesta è semplicissima: il diritto a riposare. In questi anni, specie dopo la pandemia, è diventato impossibile. Qui è capitato che due locali, uno vicino all’altro, nella stessa notte, si facevano la guerra a suon di decibel. Solo che al primo piano vi sono dei B&B o delle famigle che vi abitano, con dei professionisti che la mattina vanno al lavoro e se fino alle tre gli fai sobbalzare il pavimento diventa impossibile.

E’ una cosa che accade spesso? Anche di settimana?

Assolutamente sì, è accaduto di mercoledì.

Catania, spesso su tp24 ospitiamo commenti e lettere di cittadini che dicono di non essere riusciti a riposare. I commenti però, molte volte, non sono di solidarietà, ma c’è, anzi, chi dice: “ma vattene a vivere altrove”, “hai voluto la casa in centro, adesso che cosa vuoi?”, “lasciaci lavorare”. Secondo lei è una questione generazionale o c’è dell’altro?

Credo che fondamentalmente ci sia la mancanza di rispetto. Non capisco il motivo di dover fare musica fuori, all’esterno, in un centro storico, dove ci sono dei residenti. Chi ci pensa alla signora di 80 anni che vive in piazza Lucatelli? Gli esercenti dicono: “Noi dobbiamo lavorare” e chi ci pensa ai B&B, loro non devono lavorare? Lì ce ne sono alcuni che hanno addirittura chiuso come lo Spinnaker. Altri sono in difficoltà perché hanno delle recensioni negative, perché non si riesce a dormire e a riposare. Se vengono delle famiglie per godersi il nostro mare, le nostre isole e la nostra città, se di notte poi non possono dormire, cosa fanno all’indomani?

A chiedere una regolamentazione dei decibel nel centro storico sono anche i titolari dei locali da ballo, che dicono "noi rispettiamo le restrizioni, mentre c’è il bar che fa i chupiti con la sua cassa spara musica a tutto volume per tutta la notte".


C’è da dire che, oltre alla zona dei locali ci sono le vie collaterali, usate dai ragazzi per le risse, oltre che per fare i propri bisogni in strada e davanti ai portoni di casa dei cittadini.

Catania, speriamo sia una buona estate.

Ce lo auguriamo tutti, anche perché potere stare in concordia è una cosa che desideriamo, non c’è bisogno della musica ad alto volume, anche perché tutti questi locali nascono come pub.