Quantcast
×
 
 
27/08/2023 06:00:00

  Ad Erice non si fermano gli sversamenti in mare. “L’acqua è inquinata”

Sembra, davvero, non esserci soluzione ai continui sversamenti in mare, sul lungomare di Erice.
Anche in pieno agosto il “pennello a mare” nei pressi della Baia dei Mulini ha visto la fuoriuscita di acqua non depurata. E tutto ciò è stato certificato dall’Arpa che nelle scorse settimane ha effettuato un sopralluogo.

Il problema dello sversamento di acqua inquinata in mare non è nuovo ad Erice, e sembra non esserci una soluzione. Negli anni sono state diverse le segnalazioni e le indagini ambientali su quel tratto di costa, anche su sollecitazione di esponenti politici. La questione, tanto per cambiare, è motivo di scontro politico tra le opposizioni e l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Daniela Toscano, accusata di non fare abbastanza per risolvere il problema.

Come anche in questa occasione. Infatti i consiglieri di opposizione, Simona Mannina, Vincenzo Maltese e Piero Spina, accusano l’amministrazione Toscano di “non tutelare le nostre bellezze, la nostra economia, basata essenzialmente sul turismo”.
I consiglieri avevano infatti chiesto e ottenuto le analisi delle acque nei pressi proprio del pennello 35 della Baia dei Mulini, “e lo abbiamo fatto nella maniera che più ci compete, con serietà e presso gli enti competenti dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei fruitori delle nostre spiagge circa l’avvertimento di cattivo odore nonché dopo esserci recati personalmente nei luoghi ed aver appurato, anche solo con i nostri sensi, la presenza di acque maleodoranti”.

Il 29 luglio sono stati chiesti accertamenti di possibili sversamenti presso l’Arpa, la Capitaneria di Porto e l’Asp. Quest’ultima ha risposto che i parametri erano nella norma. Ma l’Arpa, l’ente regionale di controllo sull’inquinamento ambientale e marittimo, ha dato un esito diverso. Ha infatti riscontrato in data 7 agosto 2023 la presenza di sversamenti.

Così scrivono gli agenti incaricati “arrivati sul posto si constatava che, dal pennello a mare denominato 35 vi era un flusso continuo di acque provenienti dall’interno dello stesso, maleodoranti tipico delle acque reflue”.

Effettuavano, quindi, due prelievi, alla presenza di tecnici del Comune, che confermavano la triste realtà, si tratta di “acque reflue urbane non depurate con presenza di alte concentrazioni di azoto ammoniacale (23 mg/l), tensioattivi (4,7 mg/l), Escherichia Coli (980.000 UFC/100 ml) e con un valore di COD (richiesta chimica di ossigeno) pari a 78 mg/l”.

L’Arpa sottolinea che già in passato vi era stata la stessa problematica, presso lo stesso pennello, di cui era stata messa a conoscenza anche la Procura della Repubblica.

“Riteniamo gravi anche le dichiarazioni del Comune di Erice che presto provvederanno…presto quando? Dopo la fine della stagione balneare? Dove sono stati in questi mesi/anni? Troppo impegnati nelle varie competizioni elettorali? Vogliamo ricordare che la salute dei nostri cittadini viene prima di ogni cosa!” dicono i tre consiglieri comunali.
Gli sversamenti interessano tutto il Lungomare, anche nella parte che ricade nel comune di Trapani. Qualche settimana fa, infatti, l’amministrazione Tranchida ha disposto un'attività di ispezione del sistema fognario, sul lato Nord costiero. In più di una circostanza, infatti, si sono verificati sversamenti anche fognari, indipendenti dalla stazione di sollevamento delle acque bianche di via Tunisi.
L'attività di monitoraggio ha consentito di individuare tre scarichi abusivi al vecchio canalone acque bianche al servizio di palazzine ex Iacp, in parte riscattate.