Quantcast
×
 
 
15/09/2023 12:25:00

L'odissea dei 450 migranti arrivati a Trapani. 12 ore in mare senza acqua nè cibo

Dodici ore in mare. Senza acqua né cibo. Solo latte per i più piccoli. L'odissea vissuta da 450 migranti che da Lampedusa sono stati trasferiti a Trapani per “alleggerire” un' isola ormai al collasso per l'emergenza sbarchi.

Stremati, assetati e affamati sulla nave della Compagnia “Traghetti delle isole”. Un lungo viaggio tra tensione a bordo e disagi. Gli stessi disagi e gli stessi stenti patiti quando hanno affrontato, su mezzi di fortuna, la traversata per raggiungere quella terra che loro considerano ancora oggi l'Eldorado: l'Europa, con prima tappa in Italia.

Tra gli extracomunitari, originari del Ghana e della Tunisia, centocinquanta donne con i loro bambini. La nave “Lampedusa”, con il suo carico di disperati, è salpata ieri mattina dall’isola alle ore 8,45 ed è giunta al porto di Trapani alle 21,30. Durante il tragitto ai passeggeri sarebbe stato negato cibo e acqua. Una decisione adottata dalle forze dell’ordine presenti sull’imbarcazione per motivi di ordine pubblico. Pare, infatti, che gli alimenti caricati sull'imbarcazione, prima della partenza, erano sufficienti soltanto per una quarantina di persone. Da qui il divieto di mangiare e bere. Il personale di bordo avrebbe avuto l’autorizzazione a distribuire soltanto latte per i più piccoli. All’arrivo al molo Ronciglio l’altra amara sorpresa: neanche una bottiglietta d’acqua.

I migranti sono stati soccorsi dal personale della Croce Rossa presente sulla banchina che è riuscito a far scendere alcuni viveri dalla nave. Alcuni di loro, colti da malore, sono stramazzati al suolo ed è stato necessario l’intervento dei sanitari. Le operazioni di soccorso sono andate avanti per due ore. Solo alle 23 i migranti hanno lasciato lo scalo sui bus che li hanno portati al centro vaccinale di via Salemi. Erano troppi, spiegano alla questura - per sistemarli al centro di identificazione e rimpatrio di contrada Milo.