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04/10/2023 12:00:00

Andrea Giambruno e la "transumanza" dei migranti dall'Africa...

 
Il processo. È un romanzo di Franz Kafka, il cui protagonista Josef K., un uomo arrestato e perseguito dall'autorità senza che venga mai a sapere la natura del suo crimine. Probabilmente è la stessa condizione vissuta da Andrea Giambruno dopo l'ultima gaffe provando a chiudere le polemiche proprio da quella generata nella puntata di Diario del giorno andata in onda lo scorso 29 settembre su Rete 4, nella quale aveva parlato di 'transumanza' dei migranti dall’Africa verso l’Europa, facendo ammenda successivamente."Durante la puntata dedicata al complesso fenomeno dell'immigrazione illegale,ho utilizzato un termine decisamente inappropriato. Me ne scuso, con queste persone,con il pubblico e con l'azienda. Durante una diretta - ha rimarcato - si utilizzano migliaia di parole e può capitare a tutti, umanamente, di sbagliare, ma le accuse di razzismo sono lontane anni luce dalle mie idee e dalla mia storia".

Peccato sia pagato per l'uso dei vocaboli e il loro impiego inappropriato, unitamente ad idee 'balzane' -perifrasi-, non sono il primo caso, come le teorie negazioniste sul cambiamento climatico, le frase a commento degli stupri: "Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi” e anche l'invito al ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach, che nel corso di una vacanza in Italia aveva espresso forti dubbi sulla capacità dei Paesi del Sud Europa di poter continuare a ospitare turisti di fronte alle temperature roventi causate dal cambiamento climatico.

"Se non ti sta bene stai a casa tua. Stai nella Foresta Nera, no?". Sono 20, 30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo vivere noi". Prima non si era mai giustificato, ritenendosi sotto accusa senza saperne il motivo, lo conferma la conclusione della sua ammenda: "In chiusura anche un ringraziamento ai miei colleghi, quelli bravi, si intende, che ogni giorno mi spiegano, mi dicono quello che devo dire o non dire. Ecco, a quelli che sono così bravi, dico solo una cosa: vi ringrazio sentitamente, vi sono molto riconoscente, ma davvero molto". Nessun processo, soltanto oneri, ogni comportamento è vivisezionato, e onori, la visibilità che prima non si aveva, di un giornalista, compagno della presidente del consiglio dei Ministri italiano.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
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