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13/12/2023 06:00:00

  La crisi della viticoltura. Continua la protesta a Marsala: “Aiuti miseri dalla Regione”

 L’aumento dei prezzi era soltanto un assaggio della tempesta perfetta che avrebbe subito la viticoltura trapanese nel 2023. Dopo la pandemia, le guerre, è arrivato un anno che tra siccità e peronospora ha mandato in fumo oltre il 40% della produzione.


Una crisi mai vista, per la quale gli agricoltori della provincia di Trapani protestano e chiedono interventi concreti da parte della regione.
Da lunedì è partita a Marsala la protesta dei viticoltori, che nella piazza di Terrenove Bambina hanno parcheggiato i loro mezzi, e vanno ad oltranza nel sit-in. Una protesta organizzata dall’associazione “I guardiani del territorio” e che coinvolge sigle come Confagricoltura, Copagri, Federagri, Acliterra, e il Movimento Terra è vita.

Per i produttori a fronte delle gravi congiunture economiche strutturali, pandemiche e della guerra russo-ucraina che hanno colpito il settore anche alla luce delle avversità climatiche che hanno prodotto un danno del ben 40% della produzione in provincia di Trapani, le risposte della politica della Regione Sicilia appaiono “disattese e lacunose” avendo stimato in 351 milioni di euro il danno subìto dall’intero settore nel 2023, e ottenendo dal governo Meloni uno stanziamento di 7 mln di euro per i danni della peronospora.

“All’emendamento proposto che chiedeva almeno 100 mln di euro –spiega Davide Piccione, Presidente dell’Associazione I Guardiani del Territorio- l’assessore Sammartino ha risposto in III Commissione con un emendamento di 30 milioni di euro, che al momento non ha copertura economica e non terrà conto della declaratoria di 351 milioni che aveva stimato la stessa Regione. Ora la palla tocca alla Commissione Bilancio che dovrà esaminare i numerosi emendamenti presentati. Riteniamo irrisoria e insufficiente la somma di 30 mln di euro e ci impegneremo a presidiare il parlamento Sicilia per l’effettiva e equa copertura economica. Per questo ci stiamo mobilitando cercando di mettere in campo più forze affinché venga data voce agli agricoltori allo stremo delle forze colpiti da criticità della problematica di settore e dall’indifferenza della politica e delle istituzioni”.

Ieri il sit-in è continuato con un incontro con gli agricoltori.

Il servizio.