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21/01/2024 20:00:00

Acca Larentia, i fatti di Vicenza e il doppiopesismo

 Doppiopesismo. Il terreno è spinoso per i fatti che si narreranno, ma è il comportamento, due pesi due misure, che si è ravvisato. A Vicenza sabato scorso almeno 700 persone, dai centri sociali di tutto il Nord Italia, hanno sfilato per protestare contro gli stand di Israele presenti in fiera, dove si è svolto il Salone Internazionale dei Gioielli.

Una parte del corteo ha deviato rispetto al percorso autorizzato dalla prefettura e ha sfondato un cancello per cercare di raggiungere la fiera. La polizia, ha risposto con una carica di alleggerimento. Il cordone schierato a difesa dell'esposizione ha impiegato sia getti di acqua gelata sparati dai camion idranti che lacrimogeni, cui i manifestati hanno risposto con lanci di petardi.

Cinque appartenenti ai centri sociali sono stati fermati, identificati e denunciati. La gestione della polizia è stata ineccepibile. A stretto giro di posta sono arrivate le reazioni della classe politica. La seconda carica dello stato, La Russa: "Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto a Vicenza, dove dei manifestanti dei centri sociali hanno deviato il percorso del loro corteo per protestare contro la presenza di alcuni operatori di Israele alla Fiera venendo a contatto con le forze dell'ordine. La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. Nessuna tolleranza è ammissibile. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica".

Il capogruppo alla camera di FdI Tommaso Foti: "Esprimo la solidarietà dei deputati di FdI al personale della Polizia di Stato, vigliaccamente aggredito e ferito a Vicenza, nel corso di una manifestazione anti israeliana, da parte di alcuni delinquenti che hanno preso parte alla protesta organizzata dai centri sociali", aggiungendo "è gravissimo e merita la condanna unanime da parte della classe politica tutta. Eppure, ancora Schlein tace mentre è stata prontissima a condannare la commemorazione di Acca Larentia".

Ecco appunto, ad Acca Larentia la memoria dei due giovani uccisi, viene ricordata anche vestiti di nero, con il saluto romano e l'appellativo camerati; ad occhio e croce il colore black non è indossato in quanto esistenzialisti, a memoria tutto il rituale evoca il ventennio e il regime fascista non brillò per la difesa degli ebrei, se non si è letto testi di storia stalinisti, furono emanate le leggi razziali antisemite già nel 1938, prima di entrare in guerra, applicate poi dalla Repubblica Sociale Italiana.

La Russa sulla commemorazione romana ha detto di non  "volere entrare" nel merito. Per Foti capogruppo alla camera di FdI: "Su Acca Larentia il problema è che i morti non hanno ancora avuto giustizia", giustamente, ma silenzio assoluto sulla liturgia amata dal Duce. Uno non ha voluto prendere in esame la vicenda, l'altro ha taciuto sul cerimoniale, ma solerti, correttamente, nella condanna del fatti di Vicenza. Il doppiopesismo è palese.

Vittorio Alfieri

 



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
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