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11/03/2024 16:00:00

Lo street artist Jorit, Putin e le reazioni della politica

 "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" è l'esclamazione di Gesù quando giunse al luogo detto Cranio e lo crocifissero insieme ai due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. La frase è balenata, cambiando soggetto e complemento oggetto, vedendo le immagini di Jorit, lo street artist napoletano, al Forum internazionale dei giovani a Sochi, quando si è rivolto a Putin in questi termini: "Facciamo una foto assieme? Voglio mostrare all'Italia che sei un essere umano come tutti e contrastare la propaganda occidentale".

L'artista, che onestamente non si conosceva, nell'elogio allo zar è in compagnia della studentessa italiana di relazioni internazionali a Mosca, Irene Cecchini, divenuta famosa per aver affermato dopo aver parlato con l'ex agente del KGB che la Russia "è un Paese libero", aggiungendo "Il mio sogno è avere la cittadinanza russa". Ovviamente, il comportamento di Jorit ha suscitato la reazione della classe politica italiana. Si riportano quelle più sferzanti: Calenda ha commentato: "I dittatori hanno sempre trovato una sponda in 'utili idioti', pagati o semplicemente in cerca di notorietà", mentre Massimiliano Coccia, autore e giornalista, ha dato a Jorit "dell'imbianchino di Putin".

Poi senza scomodare Nenni, Moro e Berlinguer, ma neanche il nonno "ideologico" della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Almirante avrebbe schernito l'avversario, come ha fatto Giorgia con tanto di mimica e voce canzonatorie sul: superbonus 110%, PNRR, spread e su chi ritiene una cifra valoriale del credo politico l'antifascismo definendolo:"concreto, articolato e innovativo". Va bene tutto, ma dalla titolare di Palazzo Chigi, che governa una nazione ricostruita dalle macerie del fascismo, parole di dileggio sull'argomento fanno rammentare l'accadimento narrato dal Vangelo secondo Luca.

Infine, sul caso del dossieraggio, pensare che il vulnus principale della vicenda siano i giornalisti, che nella fattispecie hanno raccontato un fatto vero, le consulenze milionarie di Crosetto, l'interesse pubblico della notizia in ragione dell'opportunità d'incarico a ministro della Difesa per un evidente conflitto d'interessi, e che le fonti siano state corrotte per investigare su un caso oggettivo, è da: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno".

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-05-27 02:20:00
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