Sono tanti i messaggi di cordoglio e dolore per la scomparsa di Tancredi Tarantino, il giornalista e cooperante marsalese di 46 anni, morto in un singolare incidente il lunedì di Pasquetta, quando, intorno alle 15 e 30, è stato travolto da un treno della metropolitana in periferia di Milano.
In tanti a Marsala chiedono di fare luce sulla vicenda, perchè Tarantino si era molto esposto negli anni in diverse inchieste e campagne e denuncia sulle storture dell'America Latina. Attualmente era presidente dell’associazione ReCommon.
Tarantino si era laureato in giurisprudenza e, dopo un master in giornalismo, aveva vissuto e lavorato molto tempo in America Latina, collaborando tra le altre cose con l’ong Mani Tese e poi con ReCommon. Il suo impegno è sempre stato rivolto alla difesa dei diritti umani, dei beni comuni, a favore della sostenibilità ambientale e contro le politiche di sfruttamento e saccheggio dei territori.
“Tancredi – si legge in un comunicato dello staff di ReCommon – è stato dal 2014 al 2016 campaigner di ReCommon, per cui ha condotto un validissimo e complesso lavoro d’inchiesta, soprattutto su casi che riguardavano l’America Latina, regione del mondo di cui aveva una profonda conoscenza e dove aveva vissuto per numerosi anni. Dal 2022 ricopriva la carica di presidente dell’associazione, di cui ha condiviso con grande entusiasmo i valori e le lotte contro i danni inferti alle comunità e all’ambiente dal modello estrattivista. Lotte che ReCommon continuerà a portare avanti anche nel ricordo del suo presidente. Lo staff, i membri del consiglio e i soci di ReCommon esprimono il loro immenso dolore per la sua scomparsa e sono vicini alla sua famiglia, alla quale rivolgono le più sentite condoglianze”.