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04/04/2024 19:19:00

Sebio De Bartoli, la malattia e la scoperta della fede. Ecco il suo crocifisso

 Ha sempre scolpito.

O meglio ha sempre lavorato in maniera artigianale il legno di recupero.
Vecchi tronchi di ulivo ritrovati nelle campagne di Samperi, a Marsala, o a Pantelleria o blocchi di tufo delle vecchie cave che circondano i suoi vigneti.

Sebastiano De Bartoli, figlio di Marco, uno dei padri del vino Marsala nel mondo, ha tenuto nascosta questa sua passione per anni. Le sue opere sono rimaste all'interno del baglio, non in mostra, collocate in maniera discreta sulla parete dello studio o in una nicchia. Nei giorni della Pasqua una delle sue creazioni, un grande crocifisso in bronzo, alto quasi due metri è stato collocato sulla parete che si apre davanti all'anfiteatro nella "perriera "adiacente al santuario di Santo Padre. Il Cristo, originariamente in legno, è stato trasformato nell'opera esposta dagli artigiani del laboratorio artistico e fonderia Vulcano di Mazara del Vallo. La donazione è della famiglia dell'artista ed è dedicata alla memoria di Giuseppina Pellegrino De Bartoli.

Il Cristo, che ha fattezze androgine, appare liberato da croce e spine e secondo l'artista è colto mentre si libera della sofferenza della sua dimensione umana.
Sebastiano De Bartoli, conosciuto da tutti come Sebio, ha spiegato ai numerosi ospiti convenuti nello spazio religioso che in questo periodo sta attraversando un serio problema di salute e le sue riflessioni più intime e un nuovo percorso di fede lo hanno portato a riscoprire il valore della scultura e della creazione artistica. La "perriera" porta i segni dell'azione dell'uomo. Uno spazio sobrio, essenziale, con sedute anch'esse in tufo. Servirà sia per i riti religiosi durante il periodo primaverile ed estivo ma anche per attività culturali, dai concerti alle rappresentazioni teatrali.