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26/04/2024 06:00:00

Elezioni: la corsa di De Luca, i tormenti di Cuffaro

Cateno De Luca è un mix tra quello che fu Silvio Berlusconi e un rivoluzionario grillino.

Ha un inno di partito composto dal maestro Santi Scarcella, riempie le piazze, presenzia sui social, è sui giornali, non si ferma e non demorde.

E’ stato in provincia di Trapani per lanciare i candidati alle elezioni europee, tra i presenti anche due amministratori locali, da una parte il candidato sindaco, a Mazara, Salvatore Quinci, e dall’altra parte il sindaco di Petrosino, Giacomo Anastasi.

Il ministero dell’Interno ha confermato che il contrassegno "Libertà" depositato per le elezioni dei membri del Parlamento europeo è stato approvato e risulta regolare, è stato pure accettato  il simbolo della  lista collegata a Libertà di Rassemblement Valdôtain per le minoranze linguistiche della Val d'Aosta. "In queste settimane, ha affermato Cateno De Luca, da quando abbiamo presentato il simbolo abbiamo subito attacchi, diffide, minacce.  Alcuni dei partiti che non hanno più i requisiti per presentarsi hanno fatto pressione e ostruzionismo. Non abbiamo mai ceduto di un millimetro rispetto alla nostra posizione. Siamo stati i primi a presentare il simbolo e siamo  sempre stati convinti della correttezza del nostro contrassegno. Chiamatela Matrioska, chiamatela scheda dei bollini... Non ci faremo intimidire. I 19 simboli che compongono la Lista Libertà l'ho già detto e lo ribadisco sono stelle del firmamento della Libertà. Ciascuno porta un messaggio e rappresenta una parte di questo Paese. Mi compiaccio  inoltre del fatto che il modello sia piaciuto a tal punto da essere stato copiato anche da Calenda e Renzi.  È evidente che il modello De Luca funziona! Mi corre l'obbligo di ringraziare Massimiliano Barbera, nostro visual brand designer, e l'on. Giuseppe Lombardo che da oltre 15 anni sovrintende personalmente alle procedure di predisposizione e presentazione dei nostri simboli e della relativa documentazione amministrativa. Noi andiamo avanti forti e convinti più di prima. La nostra battaglia di Libertà è appena iniziata!”.

Non c’è posto in Forza Italia, invece, per Luisa Lantieri, la lista ha già il pienone. La Lantieri sarebbe stata una candidatura espressa e su cui sarebbero confluiti i voti di Totò Cuffaro e di tutta la DC.

A chi ha accusato il governatore Renato Schifani di aver posto il divieto sul nome di Lantieri ha risposto: “Io contrario alla candidatura? È una delle più grande bufale che ho letto. Non sono abituato a dare veti, poi sarebbe assurdo mettere un veto su una deputata che stimo, che abbiamo eletto vice presidente del Parlamento regionale, che è stata eletta con i voti di Forza Italia”. Ha poi aggiunto: “Il tema è un altro, noi la lista l’abbiamo chiusa con tre uomini e tre donne in Sicilia. Dalla Sardegna ci chiedono di indicare una donna in più perché loro indicheranno solo un uomo. Il tema quindi è nazionale, se la Sardegna non dovesse indicare una donna, toccherebbe alla Sicilia indicare una quarta donna: credo che la soluzione di indicare la terza deputata in carica dovrebbe essere la soluzione naturale”. Su Cuffaro non ha avuto, il presidente Schifani, remore a dire che i suoi voti sono utili: "I voti sono apprezzati dal centrodestra. Con i voti della Dc sono stati eletti il sindaco di Palermo, il sindaco di Catania, e a Caltanissetta, dove si vota a giugno, la Democrazia cristiana è con noi. Quando qualcuno ha la puzza sotto il naso non mi fa piacere: io sono di spirito liberale, democratico e rispetto la Costituzione”.

 Michele Santoro, Raniero La Valle, Benedetta Sabene, Vauro, Piergiorgio Odifreddi, Ginevra Bompiani, Pino Arlacchi, Dario Dongo, Fiammetta Cucurnia, Piernicola Pedicini e Moni Ovadia. Una folta rappresentanza della lista Pace Terra Dignità è in partenza per la Sicilia, per la volata finale che punta al raggiungimento delle firme necessarie nella circoscrizione Isole. Per farlo, Santoro e i suoi hanno bisogno del sostegno dei siciliani, nonostante la lista promossa da Santoro e La Valle abbia già superato il numero di 80mila firme raccolte (il minimo per presentarsi è di 75mila), il giornalista e gli altri candidati e firmatari del movimento, tornano nell’isola per una maratona di incontri che partirà dal 25 aprile nelle piazze di Palermo, Catania, Ragusa, Modica, Trapani, Siracusa, Barcellona Pozzo di Gotto e Vittoria.Venerdì 26 aprile, con incontri fissati tutti alle ore 19.00, avranno luogo i seguenti appuntamenti: Ginevra Bompiani a Palermo (Piazza Verdi), Pino Arlacchi a Trapani (Piazza Saturno) e Vauro, Fiammetta Cucurnia e Dario Dongo a Catania (Piazza Stesicoro).