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07/05/2024 06:00:00

La campagna elettorale per le Europee in Sicilia. Irrompe la strage di Casteldaccia

La strage di Casteldaccia irrompe nella campagna elettorale per le europee in Sicilia. Numerosi gli esponenti politici e i candidati alla prossima competizione elettorale dell'8 e 9 giugno sono intervenuti per esprimere cordoglio e per parlare, ancora una volta, di diritti dei lavoratori.

“È una strage che va fermata, subito, perché non si tratta di tragiche fatalità, si tratta di fatti che sono dovuti a poca sicurezza sul lavoro e al ricorso indiscriminato a subappalti continui. Ci vogliono interventi forti, netti. Adesso basta. Servono regole certe, prevenzione e controlli”. Lo afferma in una nota la giornalista Lidia Tilotta, candidata indipendente nelle liste PD alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimi, in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia. 

“Una strage a Casteldaccia. Ancora morti sul lavoro. Occorre accertare con massimo rigore quanto è accaduto. Dalle prime notizie sembra non sono stati rispettati i protocolli di sicurezza. La magistratura interviene per accertare e sanzionare i responsabili. Ma ancora una volta non basta l’intervento della magistratura dopo il verificarsi di una immane strage. Cosa aspetta il Parlamento ad adeguare una legislazione inadeguata e i Governi ai diversi livelli a potenziare strutture di ispezione e prevenzione che sole possono evitare stragi sul lavoro trasformato da diritto in condanna a morte?”.Così Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo, sulla morte degli operai a Casteldaccia.

 

LE CONDIZIONI DI DE LUCA Cateno De Luca è ancora in ospedale per polmonite acuta, la cena a Taormina per raccogliere i fondi necessari per la campagna elettorale ha ottenuto risultati importanti. L’appello lanciato dal leader di Sud chiama Nord e federatore dalla lista Libertà è stato raccolto da 350 veri sponsor e sostenitori.

 

 


Questo il numero di contribuenti che si sono dati appuntamento nella Perla dello Jonio per partecipare all’evento di autofinanziamento della lista Libertà, il progetto pensato per le europee dell’8 e 9 giugno. 

De Luca non c’era ma al suo posto la moglie ha letto una lettera scritta dal leader e candidato pure alle europee: “Questo Evento rappresenta un ulteriore momento del nostro modo di essere: nessun padrone, nessuna lobby ma azionariato diffuso nel rispetto delle norme che disciplinano il finanziamento ai partiti. Chi fa politica per denaro non potrà mai perseguire il bene comune, non avrà mai quella necessaria terzietà che ti fa distinguere il bene dal male, non avrà il Dono di considerare “la poltrona” come uno strumento e non come un fine e non proverà mai la gioia di passare ad altri il testimone istituzionale senza il risentimento del possesso che caratterizza l’uomo di potere. La generosità in politica è merce rara e a tutti coloro hanno scelto di essere a Taormina dico grazie. Se io non fossi stato generoso fin da quando ho intrapreso il mio cammino politico, tanti Sindaci e Deputati non sarebbero stati tali. Se io non avessi sacrificato buona parte della mia vita per lavorare e finanziare la mia passione per la politica e per il bene comune, ha proseguito De Luca, tante comunità non avrebbero scoperto il significato della buona politica e della buona amministrazione. Ma allora perché voi siete a Taormina ed io sono nel letto di un ospedale? La risposta è banale ma non scontata: perché mi sono battuto per la vostra Libertà dopo aver conquistato la mia senza farmi travolgere dall’egoismo e dai fasti del potere e le comodità del denaro. L’ingratitudine umana è più grande della misericordia di Dio!Nessuno si offenda e nessuno si risenta ma è ora di farsi un esame di coscienza come sobrio e significativo atto d’amore nei miei confronti.” 


A fare gli onori di casa la presidente di Sud chiama Nord Laura Castelli insieme al presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo e al coordinatore regionale Danilo Lo Giudice. L’obiettivo della due giorni era incassare un milione di euro. Complessivamente ad oggi sono stati incassati circa 900 mila euro di cui 500 mila euro già versati ed altri circa altri 400 arriveranno con versamenti mensili già previsti con specifici impegni fino a dicembre. Le spese per la cena sono state coperte anch’esse grazie al finanziamento degli sponsor.


I 5 STELLE
Week and elettorale intenso anche per Patrizio Cinque, candidato per il Movimento Cinque Stelle, che ha incontrato a Messina simpatizzanti e gruppo territoriale:“È stato un momento di confronto su temi fondamentali in vista delle prossime elezioni europee: negoziati di pace, politiche agricole, normative in materia di pesca che svantaggiano i pescatori siciliani, cambiamento climatico, politiche economiche, politiche sociali, immigrazione e naturalmente della questione Ponte sullo Stretto. Serve consapevolezza per scegliere chi deve rappresentarci in Europa. Serve coraggio per portare avanti ciò in cui si crede”.
Cinque nella giornata di ieri con un post sui social ha parlato di agricoltura, uno dei settori più importanti e strategici per la Sicilia: “L’Italia è il secondo produttore Ue di arance, dopo la Spagna, ma il paradosso sta nel fatto che ne importiamo più di quante ne esportiamo. Come candidato alle elezioni europee, voglio portare avanti una battaglia importante: difendere i nostri prodotti agricoli dalle conseguenze negative dei trattati di libero scambio. Troppo spesso, accordi come quelli con il Marocco, l'Egitto e la Tunisia mettono in pericolo i nostri agricoltori, favorendo prodotti stranieri a discapito dei nostri.
Prendiamo ad esempio le arance: mentre i nostri imprenditori devono sostenere costi che superano i 55-60 centesimi al chilo per competere sul mercato europeo, le arance dall'Egitto arrivano a meno di 40 centesimi. Questa disparità crea una concorrenza sleale che minaccia la nostra agricoltura locale e le nostre comunità.
Non possiamo permettere che l'Europa favorisca i prodotti non italiani a spese della Sicilia e della Sardegna. Dobbiamo lottare per garantire che i nostri imprenditori non vengano abbandonati, ma siano supportati per mantenere la competitività delle loro aziende”.

 

 


BARTOLO E LE SCORIE NUCLEARI
Pietro Bartolo, candidato con il Pd,
sul deposito nazionale delle scorie nucleari sposa la linea dura: “Ma quanto dovranno pagare ancora le nostre Isole e il Sud in termini di sicurezza ambientale e rispetto del territorio?
La Sardegna è una delle regioni più belle d’Italia per patrimonio naturale e identità storico-culturali e in termini di solidarietà nazionale dà già il 65 per cento di tutte servitù militari italiane, un prezzo troppo alto che occorre ridefinire.
In Sicilia un patrimonio naturale, monumentale e ambientale di immenso valore riconosciuto in tutto il mondo, viene sistematicamente minacciato dai progetti annunciati dai governi di destra-centro nazionale e regionale: il rigassificatore alle porte della Valle dei Templi, il deposito di scorie nucleari tra Calatafimi e Segesta, dove sorge un tempio dorico del V secolo A.C. Paghiamo già lo scotto dei rifiuti tossici del Polo petrolchimico di Augusta-Priolo, il più grande d’Europa. Rimettiamo al centro della politica le persone e i territori”.

STATI UNITI D'EUROPA
Attenzione rivolta alla rappresentanza femminile per Valentina Falletta, candidata nella lista Stati Uniti d’Europa, che tra gli altri vede pure la presenza in lista di Matteo Renzi: “La parità tra donne e uomini rappresenta un valore fondante dell’Unione europea, risalente al trattato di Roma del 1957 che ha stabilito il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro. E’ ancora necessario lottare per i diritti delle donne e tutelarli. Anche se le donne in Europa dovrebbero godere di uguaglianza, emancipazione e sicurezza, per troppe donne questi diritti non sono ancora una realtà. Le statistiche ci dicono che le donne sono sotto rappresentate specie in ruoli apicali, in ambito politico, imprenditoriale e guadagnano in media il 16 % in meno rispetto agli uomini in tutta l’Europa.


Il nostro Paese con il 56,5% di occupate donne resta lontano soprattutto da altri Paesi europei. Nel sud Italia una donna su due non lavora. Scegliere una donna, votandola e sostenendola, significa mettere mani ad un sistema che oggi non ci vede tutte partecipi nei processi decisionali, e se ci siamo, come spesso accade, non li influenziamo. Andare in Europa per me significa anche prendere un impegno concreto in rappresentanza di tutte le donne, una responsabilità di cui mi faccio carico da donna a donna, conoscendo i limiti che gli altri, impropriamente, ci impongono. Credo nella comunità viva che ognuna di noi può rappresentare, con la sua storia, con la sua consapevolezza, con la sua capacità di mettersi in gioco”.

 

PONTE E SICCITA' PER ANTOCI

“Mentre a Roma il governo parla di ponte sullo stretto e autonomia differenziata, in Sicilia si consuma una crisi idrica senza precedenti. L’emergenza riguarda da vicino, nell'immediato, da 1 a 3 milioni di Siciliani e 100 comuni circa. I razionamenti d’acqua sono già partiti, il volume degli invasi si è dimezzato nel giro di un mese e tra alcune settimane diversi territori saranno a secco.

I danni sono enormi anche per le attività produttive. I terreni coltivati stanno diventando deserti improduttivi. Il grano non cresce più. Manca il fieno per gli allevamenti di bestiame. A causa dei cambiamenti climatici in atto rischiamo di perdere oltre 1000 prodotti igp e dop come il pecorino siciliano, il passito di Pantelleria e molto altro ancora.

Le statistiche ci dicono che da almeno cinque anni le precipitazioni sono gravemente diminuite. Solo adesso, però, il governo regionale si è affrettato a richiedere lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica. Ma è troppo tardi. Occorre maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e sulle sfide che ne derivano e che possono essere combattute solo col supporto dell’Unione Europea. Da soli non si va da nessuna parte.”

Così Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee.

 

 

 

ROMAGNOLI IN CAMPO

Presentata ieri alla stampa la candidatura di Massimo Romagnoli, già presidente della V Commissione CGIE “Promozione del Sistema Italia all’Estero”, candidato con “Alternativa Popolare”, partito guidato da Stefano Bandecchi.
Romagnoli ha precisato: “Alternativa Popolare, affiliato in Europa al PPE, mi ha accolto con grande gioia. Chi conosce la preparazione tecnica e la passione politica di Stefano Bandecchi saprà che è l’unico a livello nazionale a restituire fiducia nella cosa pubblica e nelle istituzioni. Insieme affronteremo la sfida per le Europee radicandoci sempre di più sul territorio, al sud e nelle isole. Le motivazioni dietro questa scelta – prosegue Romagnoli – possono sembrare sorprendenti per molti, ma per me è stato importante seguire la mia visione politica. Alternativa Popolare offre uno spazio per esprimere idee e partecipare attivamente al panorama politico nazionale in modo costruttivo e innovativo.”