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14/05/2024 15:15:00

De Luca e la sua ironia sul parroco di Caivano Don Patricello

 Vincenzo De Luca ci ricasca. Il presidente della Regione Campania ha smesso i panni istituzionali e ha vestito quelli da cabarettista, un fratello di Crozza. Ma in questa circostanza non ha strappato alcun sorriso. Ha strumentalizzato la presenza di don Maurizio Patricello, parroco del parco Verdi di Caivano perché invitato ha partecipato ad un convegno che si è tenuto alla Camera dei Deputati, sulla riforma costituzionale del premierato organizzato dalle fondazioni De Gasperi e Craxi, in cui è intervenuta ovviamente la promotrice Giorgia Meloni dell'innovazione, per criticarla.

Dapprima aveva deriso la presenza di Pupo e Iva Zanicchi definendoli "noti costituzionalisti". Successivamente ha detto del sacerdote: "Il Pippo Baudo della zona nord di Napoli con relativa frangetta". La performance sgradevole non è passata inosservata, anche perché recitata durante il suo monologo settimanale del venerdì, con tanto di logo e bandiera della regione Campania e tricolore,suscitando indignazione. Non contento in un post social dichiarato:"Quanto a don Patriciello, sia detto con il massimo rispetto, ma con definitiva e assoluta chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non possiede il monopolio della lotta alla camorra".

In un comune sciolto per infiltrazioni camorristiche e teatro l'estate passata di abusi di cui furono vittime due cuginette di 10 e 12 anni, non si può delegittimare un sacerdote che vive sotto scorta e davanti la parrocchia è stato ritrovato un ordigno, non può schernire un sacerdote che da quasi 30nni vive quel quartiere e fornisce supporto alle tante famiglie perbene del posto. Don Patriciello ha riferito di essere solo "un padre punto e basta" aggiungendo "sono un uomo libero e ho partecipato ad un evento culturale", "io e la mia scorta adesso abbiamo paura, perché De Luca con le sue parole sta dicendo ai cammoristi continuate, continuate tanto non è nessuno questo prete", poi; "io credo in Dio non ho nemici, De Luca quando vuole sono pronto ad abbracciarlo". La lotta politica contempla anche il sarcasmo più sferzante, ma diretto al potere e comunque mai a chi dà anni supplisce all'assenza dello stato. Repubblica che De Luca rappresenta dal 1990 in diverse cariche dal 2015 presidente della Regione. I bookmakers internazionali neanche quotano più che De Luca ci ricaschi.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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