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13/07/2024 06:00:00

Trapani senz'acqua, mentre Misiliscemi è sommersa dai problemi

Un Comitato per denunciare il disservizio idrico. L’obiettivo dei cittadini di Trapani è ottenere il rimborso delle spese sostenute a causa della interruzione di erogazione di acqua. La proposta di formare un comitato è Vincenzo Maltese, dell’associazione consumatori Codici, ed è rivolta a tutti quei cittadini e gestori di strutture ricettive che soffrono il disagio della erogazione ad intermittenza dell’acqua.

Molti di loro, esasperati, si sono spontaneamente riuniti nella sala Laurentina in centro storico per promuovere un’azione legale vista la situazione ritenuta dai più “insostenibile”. Più che una emergenza, infatti, in città così come nel suo hinterland, la mancanza di acqua nelle case e nelle attività commerciali, è una quasi quotidianità che costringe abitanti e negozianti a mettere mano al portafoglio e a ricorrere alle autobotti private per alleviare le proprie tribolazioni.

C’è anche chi ha già denunciato i problemi idrici in Procura perché “ad ogni interruzione di approvvigionamento idrico si configura il reato di interruzione di pubblico servizio

Durante l’incontro, i residenti, soprattutto del centro storico, hanno lamentato i continui rinvii dei giorni di erogazione, ultimamente 1 ogni 4 giorni, con l’acqua che arriva a volte solo da una parte della stessa via. O ancora problemi nei sistemi di pompaggio, motori che si fondono, tubature che si rompono.

L’avvocato Maletese, ha spiegato l’importanza di costituire un Comitato civico, indicando soluzione a breve, medio e lungo termine. Nell’immediato, certificare tramite fattura le spese sostenute, come l’acquisto di acqua tramite autobotte, è l’unico modo per dimostrare l’avvenuta interruzione di erogazione per i mesi interessati, così da poter richiedere un indennizzo come previsto dalla normativa di settore. “Già dall’anno corrente i cittadini- spiega Maltese - inviando una pec all’ufficio idrico dell’Acquedotto, potranno ottenere il ricalcolo delle bollette".

...mentre Misiliscemi annega nei problemi

Dopo oltre venti giorni, ieri è tornata l’acqua a Misiliscemi nella zona di Rilievo, dopo la riparazione della falla sulla Strada Statale 115. Ma neppure il tempo dell’annuncio da parte del sindaco Salvatore Tallarita, che già a Marausa lido, i residenti lamentano una nuova perdita d'acqua che ha allagato la strada.

Si è creato un lago, a causa del flusso continuo di acqua e questo ha provocato la rottura progressiva dell'asfalto – avverte la signora Stefania Messina -. Non si può passare in auto, figuriamoci a piedi”.

La falla, peraltro, proprio davanti a un'abitazione, ne ha reso difficile l’accesso alla famiglia residente per tutto il tempo di distribuzione di acqua. Una volta interrotto il servizio idrico, complice le alte temperature, la strada si asciuga e tutto torna apparentemente alla normalità, fino alla prossima erogazione. E questo accade in diverse zone di Misiliscemi.

“Purtroppo ho ereditato una rete idrica che è un colabrodo– spiega Tallarita -. Interverrà a breve la ditta a cui abbiamo affidato i lavori di manutenzione, grazie ad un accordo quadro per 100mila euro, da qui fino a fine anno”.