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23/07/2024 13:40:00

Un'altra truffa con un finto Carabiniere scoperta a Trapani

 I Carabinieri di Trapani hanno sventato una truffa architettata da un uomo che si spacciava per maresciallo. L'operazione è partita quando i militari hanno notato una donna al volante, in evidente stato di agitazione, diretta verso l'ospedale locale. La donna aveva ricevuto poco prima una telefonata da un sedicente carabiniere che le comunicava il ricovero di un suo familiare a seguito di un incidente stradale.

Intuendo che si trattava di un raggiro, i Carabinieri hanno svolto i dovuti controlli e si sono immediatamente recati a casa della donna. Qui, hanno trovato il truffatore, intento a scappare con il denaro e altri oggetti di valore appena trafugati dall'abitazione della vittima. Grazie anche alle immagini della videosorveglianza urbana, è stato possibile ricostruire i movimenti dell'uomo, che si sarebbe reso autore di diverse truffe simili.

Le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, seguono schemi ricorrenti. Individuarle è il primo passo per difendersi. Di seguito, alcuni consigli su come riconoscere e prevenire le truffe più comuni.

Truffa dei finti appartenenti alle forze dell’ordine

Una telefonata di un finto appartenente alle forze dell’ordine o di un finto avvocato fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima viene richiesta una somma di denaro a titolo di corrispettivo per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che un assistente o un carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante.

**Consigli:**
- Diffidare delle apparenze.
- Non aprire mai la porta agli sconosciuti.
- Non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento.
- Ricordare che le forze dell’ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini.

Truffa del finto nipote

I truffatori chiamano la vittima al telefono, iniziando la conversazione con frasi trabocchetto come «Indovina un po’ chi parla!» o «Zia/o, ti ricordi di me?». Fingendo di essere un parente, raccontano di avere urgente bisogno di denaro per gravi motivi. Se la vittima accetta, l’interlocutore comunica che un amico si recherà presso l’abitazione a ritirare la somma o invita la vittima a fare un bonifico.

**Consigli:**
- Limitare la confidenza al telefono.
- Chiamare il numero unico di emergenza 112 o un parente per verificare l'identità del chiamante.

 Truffa dei finti rappresentanti delle compagnie di fornitura

Il truffatore si presenta a casa della vittima spacciandosi per rappresentante di una compagnia fornitrice di servizi, informando la vittima di nuove e più vantaggiose condizioni contrattuali. Ottiene la fiducia della vittima per raccoglierne i dati, utilizzati poi per aprire nuovi contratti a suo nome.

**Consigli:**
- Contattare la compagnia di fornitura ai numeri di telefono presenti sulle bollette.
- Non firmare nulla senza verificarne l’autenticità.