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27/08/2024 06:00:00

Violenza di genere, i dati semestrali in Italia e come si combatte in Europa    

 Il rapporto semestrale del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, relativo ai primi sei mesi del 2024 sulla violenza di genere, fa una analisi accurata prendendo in considerazione alcuni dati come l’età e il genere degli autori e delle vittime, la relazione che intercorre tra loro, le informazioni sul luogo dove eÌ€ avvenuto il fatto, la tipologia di arma eventualmente utilizzata, la presenza sul dei figli al momento del crimine e se la violenza eÌ€ commessa unitamente ad atti persecutori.

 I dati sulla violenza di genere da Gennaio a Giugno 2024 - Nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 giugno 2024 si registra, rispetto al 2023, una diminuzione lieve sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%); mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424. Da Gennaio a Giugno 2024 si sono registrati 13 reati di induzione al matrimonio, 40 lesioni permanenti al viso, 698 reati riconducibili al revenge porn, 1.540 reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento.

54 femminicidi da Gennaio ad Agosto - Per quanto riguarda i femminicidi, ovvero gli omicidi volontari con vittime di sesso femminile e riconducibili alla violenza di genere, nel primo semestre del 2024 le vittime sono state 49. Di questi 44 omicidi sono avvenuti in àmbito familiare e 24 per mano del partner o dell’ex partner. A questi dati si aggiungono i tre femminicidi di luglio e i due di agosto. Rispetto al 2023 c'è un progressivo aumento dei casi registrati per tutti i reati, ad esclusione del delitto di deformazione dell'aspetto della persona con lesioni permanenti al viso per il quale emerge un lieve calo (-9%).

Come si combatte il femminicidio in Europa - La lotta al femminicidio è considerata una priorità in tutta Europa, le misure adottate in Spagna, ad esempio, sono considerate un modello sul tema. Lì le vittime hanno a disposizione spazi dedicati per le denunce con unità forensi e mediche specializzate, sportelli con psicologi, assistenti sociali e avvocati a disposizione in maniera gratuita. E nelle scuole si fanno lezioni su femminismo, violenza di genere e prevenzione degli stereotipi discriminatori. Non corsi di qualche ora che lasciano poco o nulla ma presenza in aula costante e strutturata.

Ultimo report europeo sui femminicidi è fermo al 2018 - E’ difficile però trovare in Europa la stessa definizione di femminicidio, solo Cipro, Malta e Belgio riconoscono il femminicidio come reato a sé stante. L’Italia fa rientrare, come tanti altri Paesi, il femminicidio all’interno del reato di omicidio seppur con aggravanti relative a legami di parentela, violenze sessuali e altri delitti. Non ci sono poi dati omogenei per i femminicidi, le violenze sessuali e quelle domestiche che riguardano tutta la mappatura europea. L’ultimo report con dati europei è fermo al 2018. Si consideri anche che molti Paesi europei non includono la violenza di genere nelle loro statistiche oppure forniscono dati lacunosi, tra questi ci sono Polonia, Bulgaria, Danimarca, Lussemburgo, Belgio, Portogallo, Irlanda e Romania.

 



Cronaca | 2024-12-14 10:28:00
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