Inceneritori, M5S contro emendamento per la gestione. "Vogliono aggirare codice appalti"
Nel decreto "Milleproroghe" attualmente in discussione al Senato, un emendamento presentato dalla maggioranza a sostegno del governo Meloni sta sollevando forti critiche. La proposta, che punta ad ampliare i poteri del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, in qualità di Commissario per l'emergenza rifiuti, consentirebbe di derogare al codice dei contratti pubblici, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza e correttezza degli appalti legati alla costruzione di nuovi inceneritori.
A lanciare l’allarme sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, membri della Commissione Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Adriano Varrica, Jose Marano e Cristina Ciminnisi. "Se l’emendamento dovesse essere approvato, darebbe il via libera ufficiale all'affidamento di quasi un miliardo di euro a privati per la costruzione degli inceneritori senza le garanzie offerte dal codice degli appalti", denunciano i deputati, definendo il provvedimento come un "blitz" che intendono fermare.
La questione ruota attorno al possibile superamento delle norme che regolano gli appalti pubblici, il cui scopo è garantire trasparenza, concorrenza e imparzialità nelle assegnazioni. La preoccupazione è che, con la deroga, Schifani possa gestire direttamente l'assegnazione di progetti e fondi, potenzialmente favorendo l'affidamento su base fiduciaria, senza una gara pubblica aperta.
I deputati del Movimento 5 Stelle sottolineano un ulteriore elemento di criticità: proprio in occasione della Commissione di oggi, su loro richiesta, l’Assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, ha confermato che i nuovi inceneritori verranno realizzati con 800 milioni di euro di fondi pubblici, e che chi si aggiudicherà la gara avrà anche la gestione pluriennale degli impianti. "Alla luce di queste dichiarazioni, ci chiediamo se il Commissario Schifani, grazie ai poteri che gli verrebbero concessi, potrà decidere l’assegnazione di un affare da quasi un miliardo di euro senza dover ricorrere ad una gara d’appalto trasparente", affermano i deputati pentastellati, aggiungendo: "Tutto ciò è inaccettabile".
L’eventuale approvazione dell’emendamento rappresenterebbe un ulteriore passo verso la centralizzazione del potere decisionale in materia di gestione dei rifiuti, in una regione già fortemente provata dall’emergenza ambientale e da carenze strutturali. Il Movimento 5 Stelle promette battaglia per impedire che la norma passi e chiede maggiori garanzie di trasparenza e partecipazione per un settore così delicato come quello della gestione dei rifiuti e della realizzazione degli inceneritori.
La vicenda è destinata a suscitare ulteriori dibattiti sia a livello regionale che nazionale, mentre le forze politiche si preparano a confrontarsi su una questione che potrebbe avere profonde ripercussioni sull'ambiente e sulla gestione delle risorse pubbliche in Sicilia.
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