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16/10/2024 02:00:00

 Aumentano le minacce cyber in Italia: 36,8% degli utenti colpiti da alert sul dark web

L'osservatorio Cyber di Crif ha diffuso un preoccupante report relativo alla vulnerabilità degli utenti e delle aziende italiane agli attacchi cyber nei primi sei mesi del 2024. Dai dati emerge un incremento significativo dell'esposizione di informazioni sensibili sul dark web. In questo periodo, sono stati inviati ben 978.957 alert relativi all’esposizione di dati, con un aumento del 10% rispetto al semestre precedente.

Secondo Gabriele Urzì, Dirigente Nazionale Fabi e Segretario Provinciale Fabi Palermo, "Anche l'Italia non è esente da questa minaccia, tanto che il 36,8% degli utenti italiani ha ricevuto almeno un avviso riguardante dati esposti sul dark web". In particolare, l'Italia si è classificata al settimo posto a livello mondiale per il numero di indirizzi e-mail compromessi e scambiati su piattaforme illecite del dark web, un indicatore allarmante delle crescenti vulnerabilità cyber nel Paese. Per quanto riguarda i dati delle carte di credito in circolazione, l'Italia si colloca al diciottesimo posto a livello globale, un dato anch'esso significativo e preoccupante.

Le combinazioni di dati più esposte alle frodi
Nel 2024, la combinazione di dati più appetibile per i cyber criminali risulta essere quella tra indirizzo di residenza e e-mail, coinvolta nel 65,36% dei casi, con un incremento del 146% rispetto al secondo semestre del 2023. Anche l’abbinamento tra numero di telefono e e-mail ha visto un aumento rilevante del 142%, coinvolgendo il 37,22% dei casi. Particolarmente allarmante è l'uso combinato del numero di carta di credito, insieme a dati di sicurezza e data di scadenza, riscontrato nel 41,79% dei casi. Quest'ultima combinazione è strettamente collegata a rischi di frodi finanziarie, evidenziando la crescente minaccia cyber nel settore delle transazioni economiche.

Italia tra i Paesi più colpiti: focus su Sicilia e altre regioni
Il report colloca l'Italia tra i Paesi più esposti al furto di e-mail e password online, posizionandola al quinto posto nella classifica globale. L'aumento degli alert relativi al furto di dati personali è evidente: il 90,7% degli utenti italiani ha ricevuto almeno un avviso di compromissione. Le fasce di età più colpite sono quelle dei 51-60 anni (25,8%), seguite dai 41-50 anni (25,5%) e dagli over 60 (25,5%). Gli uomini rappresentano la maggioranza degli utenti interessati, con una percentuale del 64%.

A livello territoriale, tra le regioni con il maggior numero di alert ricevuti, si trovano:

Lazio: 18,7%
Lombardia: 13,8%
Sicilia e Campania: entrambe all'8,5%.
In proporzione al numero di abitanti, i cittadini più colpiti sono quelli residenti in Molise, Sicilia, Lombardia, Umbria e Valle d'Aosta.

Dati più frequentemente rilevati sul web e sul dark web
Nel primo semestre del 2024, i dati maggiormente esposti sull’open web, cioè pubblicamente accessibili, sono stati:

Codice fiscale: 63,1%
E-mail: 28,8%
Numero di telefono: 5,4%
Username: 1,7%
Indirizzo civico: 1%.
Sul dark web, invece, le informazioni più frequentemente rilevate sono state le credenziali e-mail, seguite dai numeri di telefono e dai codici fiscali. Questi dati sono particolarmente appetibili per i cyber criminali, che li utilizzano per truffe via phishing o smishing, tecniche in continua espansione, specie nel settore delle aziende di credito.

"In un panorama in cui il crimine informatico evolve costantemente, queste tecniche rappresentano la nuova frontiera del crimine, specialmente per quanto riguarda le frodi aziendali e finanziarie," conclude Urzì.

L'allerta resta dunque alta per utenti e aziende, con l'obiettivo di incrementare le misure di sicurezza e prevenzione contro minacce cyber sempre più sofisticate e pervasive.