Doveva andare agli arresti domiciliari, aggredisce i poliziotti in commissariato e finisce nuovamente in carcere. Mattinata movimentata, quella di giovedì 27 febbraio, negli uffici della Polizia di Stato di Alcamo, dove un uomo già noto alle forze dell’ordine ha dato in escandescenze nel momento in cui gli agenti stavano eseguendo un provvedimento di detenzione domiciliare nei suoi confronti.
Il soggetto, un pregiudicato alcamese, era stato convocato per le procedure di rito, dovendo scontare il residuo di una pena per evasione e lesioni personali risalenti al 2017. Tuttavia, una volta giunto in Commissariato, ha reagito con violenza: ha tentato di fuggire, minacciato gli agenti e li ha spintonati nel tentativo di evitare l’arresto. Neppure la presenza della madre e del fratello, che hanno cercato invano di calmarlo, è servita a farlo ragionare. Alla fine, gli agenti lo hanno immobilizzato e arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo l’udienza per direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tuttavia, considerando la sua reazione violenta, l’Ufficio di Sorveglianza di Trapani ha deciso di revocare la misura alternativa e di disporre il trasferimento in carcere per l’espiazione della pena. L’uomo è stato quindi nuovamente accompagnato presso la Casa Circondariale di Trapani, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.