Ed è ancora di malasanità che si parla quando i pazienti non trovano risposte dentro gli ospedali, per cattiva o distratta gestione.
Da giorni un signore di 64 anni è ricoverato al Paolo Borsellino di Marsala, è in attesa di un intervento chirurgico per una frattura scomposta a tibia e perone.
E’ lì da più di otto giorni, passando prima da un altro reparto, e lamenta la mancata visita, il primario non lo ha ancora trattato. Il trauma è stato subito più di 15 giorni fa, le scuse addotte sono legate, dicono dal reparto al paziente ricoverato, alla mancanza di personale.
Sono in tanti a lamentare la scarsa efficienza della sanità marsalese e provinciale. Una delle ultime segnalazioni arriva da un altro utente, la cui mamma viene trasportata con il 118 alle 10.30, del 25 aprile, al Pronto Soccorso di Marsala. La signora avvertiva insufficienza respiratoria e pressione bassa . Hanno atteso lo pneumologo per la visita, quindi il referto della radiografia e le analisi con un ritardo inaccettabile: alle 16.30 erano ancora parcheggiati in attesa di sapere il destino della signora. Cosa gravissima e disfunzionale è che recatosi in reparto, per capire se lo pneumologo fosse arrivato, scopre che era in servizio già dalla mattina ma che non era stato informato della necessità della signora.
Il danno ai pazienti
Attese troppo lunghe sia al Pronto Soccorso che nei reparti ospedalieri sono una vera emergenza in Sanità pubblica. Non si tratta di episodi isolati o temporanei ma di una condizione cronica, che mina il diritto alla salute.
Si tratta di pazienti, quindi che vivono una condizione di fragilità, che si ritrovano ad attendere ore infinite prima di ricevere una visita, un esame diagnostico o un posto letto. E questo ha conseguenze gravi, sia dal punto di vista clinico che umano. Il Pronto Soccorso è il primo punto di accesso al sistema sanitario, quindi dovrebbe dare risposte rapide alle emergenze, invece si accumulano pazienti in barella, senza privacy, senza assistenza adeguata e con il rischio concreto di un peggioramento delle condizioni di salute. I tempi di attesa per un codice giallo o verde possono superare le 8-10 ore, e non sono rari i casi in cui un paziente trascorre anche 24 ore in Pronto Soccorso prima di essere trasferito in reparto o in altro ospedale.
Anche i reparti sono in delirio, i tempi di attesa per ricoveri, visite specialistiche e interventi chirurgici si allungano. Le conseguenze per i pazienti sono gravi, ci possono essere a causa delle attese prolungate il sorgere di rischi di complicanze. Gli anziani, le persone fragili, chi non ha accesso a cure private sono le categorie più colpite.
Sanità pubblica e servizi minati
La sanità pubblica è un pilastro fondamentale del sistema sociale italiano, ma la qualità del servizio offerto è uno dei peggiori indicatori dello stato di salute nel suo complesso. Disagi e attese, pazienti al limite della sopportazione, un danno all’utenza e all’intero sistema.