Anche quest’anno, la provincia di Trapani resta a secco di Bandiere Blu. Nonostante l’aumento complessivo dei riconoscimenti in Italia – passati da 236 a 246 Comuni rivieraschi e da 485 a 487 spiagge – il Trapanese non ottiene alcun vessillo.
In Sicilia, invece, si confermano 14 località, con due new entry e due uscite. Le novità positive arrivano dalla provincia di Messina, dove Messina città e Nizza di Sicilia si aggiungono all’elenco delle spiagge premiate. Escono però dalla classifica Ispica e Lipari, che non sono riuscite a soddisfare i 32 criteri richiesti dalla Foundation for Environmental Education (Fee Italia), l’ente che assegna il riconoscimento.
Le regine siciliane del 2025
Nella provincia di Messina sventolano le Bandiere Blu a:
-
Messina
-
Nizza di Sicilia
-
Roccalumera
-
Alì Terme
-
Furci Siculo
-
Santa Teresa di Riva
-
Letojanni
-
Taormina
-
Tusa
Nel Ragusano restano in classifica:
-
Modica
-
Pozzallo
-
Scicli
-
Ragusa
Nell’Agrigentino si conferma Menfi.
Cosa misura la Bandiera Blu?
Il riconoscimento non si limita alla qualità delle acque di balneazione (che devono essere eccellenti da almeno 4 anni), ma valuta anche parametri come:
Ogni anno i criteri vengono aggiornati per stimolare le amministrazioni locali a un continuo miglioramento. Per il triennio 2025-2027, le località partecipanti hanno dovuto presentare anche un Piano di Azione per la Sostenibilità basato su cinque macro-obiettivi: mobilità sostenibile, città e comunità sostenibili, vita sulla terra, vita sott’acqua e lotta contro il cambiamento climatico.
Trapani fuori dai radar
Ancora una volta, nessuna località della provincia di Trapani riesce a ottenere la Bandiera Blu. Né le Egadi, né San Vito Lo Capo, né Marsala o Mazara del Vallo: mete molto apprezzate dal turismo, ma evidentemente non ancora in grado di soddisfare i rigorosi requisiti richiesti dalla Fee. Un’assenza che dovrebbe far riflettere amministrazioni locali e operatori turistici sulla necessità di investire in sostenibilità, servizi, e cura dell’ambiente.
Chi valuta?
Alla selezione hanno contribuito vari enti istituzionali: Ministeri del Turismo, dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Istituto Superiore di Sanità, Cnr, Università della Tuscia, Università per Stranieri di Perugia e le principali associazioni dei balneari.
La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sede del Cnr a Roma. Le Bandiere Blu sono considerate in Italia un marchio di qualità ambientale e turistica, simbolo di eccellenza per le spiagge premiate e importante leva di promozione per i territori.
Il paradosso
La Sicilia, nonostante la qualità e la bellezza del suo litorale, continua a restare indietro rispetto ad altre regioni: la Liguria mantiene il primato con 33 località, seguita dalla Puglia con 27 e dalla Calabria con 23. La Sicilia è lontana, con sole 14 Bandiere Blu su centinaia di chilometri di costa.
Una sfida aperta per chi amministra, una chiamata all’azione per chi sogna un turismo più sostenibile e davvero competitivo sul mercato internazionale.