Una dura presa di posizione arriva dal mondo della sanità siciliana: l’associazione sindacale ASSOCENDIS, che rappresenta il comparto della radiologia, ha indirizzato una lettera di protesta al Presidente della Regione, Renato Schifani, e all’Assessore alla Salute, Daniela Faraoni, denunciando il mancato adeguamento dei fondi destinati al settore radiologico a fronte del recente aumento delle tariffe per le prestazioni diagnostiche.
Nel documento, i radiologi esprimono “profonda preoccupazione” per le conseguenze che tale squilibrio potrebbe generare: meno prestazioni per i cittadini, allungamento delle liste d’attesa, e rischi seri per la prevenzione e la diagnosi precoce di patologie gravi. La lettera sottolinea come l’incremento delle tariffe – previsto dal DM del 30 dicembre 2024 e già recepito dalla Regione – non sia stato accompagnato da un corrispondente aumento dei fondi, lasciando di fatto le strutture accreditate nell’impossibilità di sostenere l’attività.
“Il sistema rischia il collasso”, avverte ASSOCENDIS, evidenziando il pericolo di una drastica riduzione dei servizi offerti, con conseguenze pesanti non solo sulla salute pubblica, ma anche sull’occupazione nel settore. Dopo anni di sottofinanziamento, infatti, le strutture e i lavoratori del comparto si trovano al limite della sostenibilità economica.
Oltre al finanziamento, la protesta si concentra anche su un’esclusione considerata “ingiusta e immotivata”: la radiologia non è stata inserita tra le branche destinatarie dei fondi aggiuntivi previsti all’articolo 6 del DDL n. 933, approvato in Commissione Bilancio il 14 maggio 2025. “Una scelta inspiegabile – denunciano i rappresentanti sindacali – che discrimina una branca fondamentale del sistema sanitario”.
L’associazione chiede con urgenza: L’immediato incremento dei fondi destinati alla radiologia per garantire la sostenibilità delle nuove tariffe; Un incontro urgente con l’Assessorato alla Salute per discutere soluzioni concrete; L’inserimento della radiologia nel finanziamento straordinario previsto dal DDL n. 933.
"Se non arriveranno risposte concrete e tempestive - scrivono i Radiologi - si aprirà la strada alla mobilitazione sindacale".