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16/05/2025 06:00:00

Scontro nel Pd siciliano. Barbagallo presenta la lista. I dissidenti scrivono a Schlein: “Primarie”

Depositata la lista a sostegno della candidatura a segretario regionale Pd per Anthony Barbagallo.


Trecento nomi, molti giovani, militanti di vecchio corso, “Abbiamo composto la lista-dice Barbagallo-tenendo fede al titolo della mozione. A sostegno della mia candidatura, ‘RigeneriAmo il Pd’, abbiamo composto la lista intanto pensando al bene comune del Pd, delle sue iscritte e dei suoi iscritti e di chiunque voglia contribuire a costruire una alternativa alle destre. Sono loro infatti gli avversari verso cui dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi. Tra i punti fondamentali per la composizione della lista la presenza del 20% di giovani e un consistentissimo rinnovamento del gruppo dirigente. L’obiettivo di questo congresso non è quello di misurarci al nostro interno. Ma è quello, semplice e allo stesso tempo arduo e ambizioso, di rendere il Pd all’altezza delle sfide che ci attendono per costruire una opposizione netta e forte al governo di Schifani e delle destre. Per fare questo, oltre all’esperienza dei militanti di lungo corso, riteniamo che sia fondamentale dare spazio ai giovani non solo per rinnovare la classe dirigente del nostro partito, ma perché forniranno un contributo di idee e di impegno fondamentale”.


La lettera alla Schlein
I dissidenti sono pronti a tutti, hanno già presentato un ricorso alla commissione nazionale di garanzia, l’assemblea svolta il 27 gennaio scorso pare che abbia avuto delle irregolarità nella fase del voto.
Per rendere più incisivo il ricorso, tornando a chiedere le primarie aperte, hanno scritto una lettera alla segretaria nazionale Elly Schlein: "Non sappiamo quello che ti hanno raccontato e che raccontano ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente a te”. Continuano: “Per noi le primarie rappresentano lo strumento identitario del partito e ancora la più grande innovazione politica portata sulla scena nazionale negli ultimi anni. In una assemblea tenutasi per definire il regolamento congressuale è stato detto di no ed è stato consumato un voto. Noi chiediamo di avere l’elenco di chi ha votato. Una richiesta di trasparenza a cui ci viene ancora detto di no. Ti chiediamo di non voltare la testa dall’altra parte”.
Concludono: “Quello che ti chiediamo con questa lettera è di prendere in mano la situazione prima che diventi un punto di non ritorno e che si trovi una soluzione che non escluda un pezzo importante di questa comunità solo perché chiede trasparenza. Davanti abbiamo la scadenza referendaria e noi vogliamo che il partito si mobiliti su questo. Confidiamo nella tua attenzione e nella tua sensibilità politica per superare questo stallo e ripristinare condizioni di agibilità politica per tutti perché il PD non è proprietà di qualcuno”.


Il caso
Il ricorso presentato chiede di sospendere i lavori congressuali, Giovanni Burtone, deputato dem, lamenta una gestione accentrata: “Non è che Barbagallo possa dire abbia condiviso le scelte, le ha fatte lui e alcune veramente molto discutibili, nel momento in cui ci siamo trovati candidati che il giorno prima militavano con Forza Italia o con altri partiti. Le primarie sono state bocciate con un voto che non è per nulla chiaro, perché continuano ad esserci indicazioni contraddittorie. Abbiamo chiesto una cosa semplice: dare l’elenco dei nomi. Una cosa talmente semplice, perché dobbiamo essere trasparenti. Le primarie Barbagallo non le ha volute perché provenendo dalla destra, non sa neppure cosa possano significare, perché non l’ha fondato il Pd, è arrivato quando il Pd era già fondato con un’esperienza di destra e quindi non le ha accettate”.