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17/06/2025 07:00:00

Sicilia, la sanità in crisi. Un reparto d'eccellenza verso la chiusura. Protestano le famiglie

C’è incertezza per il proseguo del reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, eccellenza di tutto il Mediterraneo, che vedrà cessare la sua operatività il 31 luglio.


Il comitato dei genitori dei piccoli pazienti hanno deciso di dare vita ad una protesta permanente, il 31 luglio è la data in cui scadrà la convenzione dell’ospedale S. Vincenzo con il Bambin Gesù di Roma. Mamme e papà stanno lì, turnano tra di loro ma non arretrano, chiedono risposte dal governo regionale: stanchi delle chiacchiere, ad oggi l’unica certezza è la chiusura del reparto.

La proroga
Nel mese di gennaio il centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina aveva ottenuto una proroga fino al 31 luglio. Il ministero della Salute aveva accolto la richiesta del governo regionale: reparto di Taormina aperto fino a quando non entri a regime la Cardiochirurgia pediatrica del Civico di Palermo. Dal 2018 il centro di cardiochirurgiapediatrica del Mediterraneo non fa più parte della rete ospedaliera siciliana, mettendo quindi più a rischio la sua chiusura.
La cessazione dell’attività del reparto è dovuta all’applicazione del Decreto Balduzzi, che prevede un solo centro di cardiochirurgia pediatrica ogni 5milioni di abitanti, quindi quella di Palermo fa venire meno quella di Taormina. Si tratta di un centro fiore all’occhiello della Sanità siciliana, che negli anni ha fornito cure tempestive a bambini con cardiopatie congenite, salvandogli la vita.

I numeri
ll centro è operativo da oltre 10 anni in collaborazione con l’IRCCS Bambino Gesù di Roma, nel 2021 si è classificato terzo in Italia per volumi di cardiochirurgia pediatrica, dietro al Bambino Gesù di Roma e al Policlinico San Donato di Milano.
Dal mese di luglio 2023 a marzo 224(9mesi) il reparto ha eseguito 165 interventi su bambini provenienti da Sicilia e Calabria, si tratta dunque di una attività sostenuta che potrebbe andare in deroga al Decreto Balduzzi. Ll reparto è integrato in un contesto che comprende la Terapia intensiva pediatrica, la Cardiologia pediatrica, la Chirurgia neonatale e pediatrica. La chiusura di un nodo fondamentale come la cardiochirurgia romperebbe l’intera filiera di assistenza pediatrica complessa.


La chiusura e le reazioni
Si tratta di un centro di eccellenza, punto di riferimento per molte ragioni del Sud. Durante la manifestazione di domenica, organizzata dal M5S, “Sanità X tutti” è stato affrontato il tema da Antonino De Luca, capogruppo ARS M5S: “Abbiamo un’eccellenza mondiale che può essere distrutta per fare posto a una Cardiochirurgia pediatrica a Palermo, che ho visitato: non c'è un bambino, non c'è neanche il cardiochirurgo perché hanno previsto che nella convenzione questo cardiochirurgo deve essere presente una volta ogni due settimane per due giorni quando, invece, a Taormina abbiamo un’equipe presente 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Siamo arrivati a questo perché il capitolato d’appalto per la Cardiochirurgia pediatrica di Palermo è stato fatto male e il gruppo “San Donato”, che è presieduto da Angelino Alfano, ha partecipato e lo ha avuto assegnato. Stanno colonizzando la Sicilia - ha affermato De Luca - perché qui la sanità è un affarone. Siamo la regione che spende di più in sanità mentale ed è quella che dà i peggiori servizi che questi ragazzi sono rinchiusi nelle CTA, abbandonati insieme alle loro famiglie e loro se ne continuano a fregare e gli unici che hanno fatto una proposta di legge siamo noi con il budget di salute perché vogliamo dare una risposta a queste persone e ve lo prometto che gliela daremo, così come vi prometto che salveremo il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina”. Mercoledì, 19 giugno, il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, ha chiesto di essere sentito in commissione Sanità all’ARS: "Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso particolare della vita”.