Trapani si rimette lentamente in moto. Dopo venti giorni di transenne, disagi, proteste e vetrine spente, riapre finalmente l’incrocio tra via dei Mille e via Fardella, uno degli snodi più importanti della viabilità urbana. È una buona notizia non solo per il traffico cittadino, ma anche per le attività commerciali che, da fine maggio, erano rimaste chiuse per via del crollo di un solaio al primo piano di uno stabile. La circolazione viene ripristinata in queste ore, mentre da lunedì 23 giugno riapriranno anche i negozi. A dare l’annuncio è stato l’assessore Emanuele Barbara, al termine di un sopralluogo congiunto con Polizia municipale, Vigili del Fuoco e tecnici comunali.
Il segnale è chiaro: la città prova a lasciarsi alle spalle un episodio di degrado urbano che ha sfiorato la tragedia e allo stesso tempo compie un passo avanti verso una mobilità più moderna, grazie all’arrivo di nove nuovi autobus acquistati con fondi europei. Mezzi a gasolio, sì, ma di ultima generazione e a basse emissioni. Entreranno in servizio nei prossimi giorni, con l’obiettivo di collegare porto, parcheggi periferici e centro città.
Il crollo e il blocco del traffico
Il cedimento è avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 maggio. A crollare è stato il solaio del primo piano di uno stabile all’angolo tra via dei Mille e via Fardella. La struttura, realizzata in incannucciato e gesso alleggerito, ha ceduto di colpo, trascinando giù anche il piano sottostante. Il negozio “AND Camicie” è stato completamente distrutto. Fortunatamente il crollo è avvenuto intorno alle tre del mattino, quando all’interno non c’era nessuno.
L’intera area è stata subito dichiarata inagibile. I Vigili del Fuoco hanno imposto l’interdizione al transito pedonale e veicolare, estesa poi con ordinanza sindacale all’intero tratto di via dei Mille tra via Marino Torre e via Fardella. Bloccate anche le attività al piano terra, tra cui una farmacia e lo studio di tatuaggi di Mattia Torriero, che oggi commenta: «Finalmente si riapre, ma il danno è fatto. Ora toccherà a periti e avvocati».
Una chiusura che ha paralizzato il centro
La chiusura di via dei Mille ha avuto un impatto immediato sulla circolazione. Quell’incrocio è uno snodo cruciale per chi attraversa la città da est a ovest, ed è una corsia preferenziale per gli autobus in entrata e uscita dal centro. Il restringimento della carreggiata su via Fardella ha causato rallentamenti nelle ore di punta, deviazioni improvvisate, difficoltà di manovra per i mezzi pubblici e uno stress continuo per residenti e automobilisti.
In Consiglio comunale il caso è finito al centro di un’interrogazione urgente del consigliere Nicola Lamia, che ha chiesto chiarimenti sui tempi della riapertura ma anche sulle responsabilità: «L’amministrazione deve chiarire cosa intende fare nei confronti del proprietario dell’immobile, lasciato in evidente stato di abbandono». Secondo la relazione dei Vigili del Fuoco, il crollo è stato causato dall’infradiciamento delle travi in legno, spezzate nei punti di fissaggio alla muratura.
Chi paga i danni?
Il proprietario dello stabile, già segnalato in passato per lo stato di degrado dell’appartamento al primo piano, rischia ora di dover affrontare non solo le spese per la messa in sicurezza e la ricostruzione strutturale, ma anche le richieste di risarcimento da parte delle attività danneggiate. Diversi esercenti stanno valutando un’azione legale collettiva. «Prima pensiamo a riaprire – spiega Torriero – poi faremo i conti».
Intanto l’impalcatura è stata installata e, ottenuto il nulla osta dei Vigili del Fuoco, l’incrocio sarà riaperto entro oggi. L’obiettivo: ripristinare il traffico prima del weekend e restituire un minimo di normalità al centro cittadino.
Nove autobus nuovi pronti a entrare in servizio
Intanto, sul fronte della mobilità urbana, arriva una notizia positiva. Trapani si prepara a mettere su strada nove nuovi autobus modello Vivacity da 8 metri, acquistati con fondi europei nell’ambito del programma “Green Ports”. Serviranno a collegare il porto con i parcheggi di interscambio di Egadi e piazzale Ilio. Mezzi a gasolio, sì, ma Euro 6, classe 1, a basse emissioni, compatibili con gli standard europei per la sostenibilità ambientale.
«I mezzi rispettano i limiti stringenti per le emissioni di ossidi di azoto e particolato», spiega l’architetto Antonino Alestra, responsabile unico del procedimento. «Nel 2021, quando è stato avviato il progetto, non esistevano convenzioni Consip attive per i bus elettrici. ATM aveva urgenza di dotarsi di mezzi e questi erano i più adatti per tempi e budget».
La gestione e il futuro elettrico
I nuovi mezzi sono di proprietà del Comune di Trapani ma saranno gestiti da ATM, la società partecipata che cura il trasporto pubblico. La convenzione prevede l’uso gratuito dei bus, con l’obbligo da parte di ATM di coprire assicurazioni, manutenzione e gestione operativa.
Il Comune però guarda già avanti: «Abbiamo progettato l’ammodernamento del deposito ATM per renderlo compatibile con la ricarica elettrica – annuncia Alestra – e abbiamo dato disponibilità alla Regione per ricevere altri 5 o 6 autobus elettrici, non appena sarà possibile».