Sono cinquanta gli operatori del mare dell’arcipelago delle Egadi – tra titolari di ditte di noleggio, locazione di natanti e diving – ad aver firmato una lettera indirizzata al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Siciliana, al Comune di Favignana e alla direzione dell’Area Marina Protetta. Un appello chiaro: serve regolamentare meglio e con urgenza le attività nautiche per proteggere il mare e garantire un turismo più sostenibile.
Nel documento, inviato anche alla Direzione Generale Tutela della Biodiversità e del Mare e al Consiglio Comunale di Favignana, gli operatori esprimono “soddisfazione” per il recente Disciplinare Integrativo al Regolamento dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, approvato dal MASE il 31 marzo 2025, ma avanzano alcune proposte per migliorare il sistema delle autorizzazioni, spesso considerato troppo permissivo e disorganizzato.
Il primo nodo è il numero di natanti in attività: «L’articolo 11 prevede un massimo di 250 autorizzazioni annuali, ma questo numero viene abbondantemente superato dalle autorizzazioni giornaliere e settimanali. È necessario fissare un tetto anche a queste, che non dovrebbero superare il 5% delle autorizzazioni annuali».
Gli operatori chiedono inoltre che venga riconosciuta formalmente la natura professionale delle loro attività, evidenziando di essere regolarmente iscritti alla Camera di Commercio con codice ATECO 50.10.00 per il trasporto passeggeri via mare e di avere comunicato l’inizio attività alle Capitanerie secondo le norme vigenti. Per questo, affermano, le autorizzazioni per il noleggio dovrebbero essere richieste prioritariamente rispetto a quelle per le visite guidate nelle aree protette, come la zona “A” di Marettimo o il Maraone.
Un altro punto riguarda la qualificazione dei conducenti: secondo i firmatari, va chiarito che chi guida i natanti a noleggio – anche se sostituto o dipendente – deve essere iscritto nel Ruolo Conducenti di Natanti presso la Camera di Commercio, come previsto dalla legge 21/1992. E propongono che nei futuri regolamenti sia introdotto l’obbligo di avere a bordo copia dell’iscrizione.
La lettera, firmata da 50 ditte, è stata inviata dal delegato Pietro Catalano e chiude con un appello alle istituzioni affinché quanto proposto venga preso in considerazione nei futuri disciplinari e regolamenti. Un segnale forte che arriva direttamente da chi il mare lo vive ogni giorno, e che chiede regole chiare per difendere l’ambiente e garantire un futuro sostenibile all’economia turistica delle Egadi.