Le fonti rinnovabili ricoprono un ruolo di primo piano nella transizione energetica, un passaggio strutturale di grande importanza per gli sviluppi futuri del mercato italiano. L’Italia, da questo punto di vista, ha fatto registrare buoni progressi dai primi anni Duemila in poi ma, al contempo, fatica a tenere il passo degli altri paesi europei. È quanto emerge dal rapporto “Comuni Rinnovabili 2025”, realizzato da Legambiente in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici.
Il documento descrive lo scenario italiano come caratterizzato da “una lenta ma inesorabile rivoluzione energetica”, auspicabile non solo per i risvolti in termini di impatto ambientale ma anche per le implicazioni economiche. In Italia, infatti, il prezzo dell’energia elettrica è tra i più alti d’Europa, a causa soprattutto di un mix energetico ancora troppo vincolato al gas e del ritardo nello sviluppo di alternative rinnovabili. Fonti energetiche quali il fotovoltaico e l’eolico consentirebbero di produrre energia pulita riducendo i costi, offrendo benefici tangibili anche ai consumatori finali (come già accade in Germania e Spagna).
Il repowering eolico in Sicilia: gli interventi su quattro parchi
Nel contesto di una transizione energetica che procede a rilento, non mancano le ‘buone pratiche’, segnalate da Legambiente all’interno del proprio report. Una di queste consiste nel repowering dell’eolico in Sicilia, un segmento del settore delle rinnovabili in cui l’Italia è più in ritardo rispetto ad altri paesi europei (prendendo in considerazione il parametro dei kWh prodotti per abitante, il nostro paese è al 18° posto). “Il repowering eolico” si legge nel documento, “è un’operazione di rinnovamento tecnologico degli impianti esistenti che consiste nella sostituzione delle turbine, ormai obsolete, con nuove turbine di ultima generazione, molto più efficienti e performanti”.
In Sicilia sono attualmente in fase di realizzazione interventi di questo tipo in quattro diversi parchi eolici; quello di Mineo-Militello-Vizzini, nel catanese, ha visto dimezzato il numero di pale (da 59 a 24) ma, al contempo, la potenza installata è raddoppiata, passando da 50 MW a 100,8 MW. Nel parco di Partinico-Monreale (Palermo), le turbine sono state ridotte di oltre la metà (da 19 a 10) ma il repowering ha permesso di aumentare la capacità di due volte e mezzo. Dimezzate anche le turbine di Camporeale (da 24 a 12) a fronte di un incremento di potenza del 40%; l’ultimo dei quattro interventi, nel parco eolico di Salemi-Castelvetrano (nel trapanese), ha ridotto le turbine attive da 30 a 18, con un contestuale potenziamento dell’infrastruttura che ha visto praticamente triplicata la potenza installata.
Le rinnovabili nel mercato delle forniture: l’offerta di Reset Energia
La corsa verso lo sviluppo delle rinnovabili ha anche un non trascurabile obiettivo di natura economica: differenziare il più possibile il mix energetico nazionale, al fine di ridurre i prezzi al dettaglio dell’energia elettrica. Quello italiano, come detto, è ancora fortemente dipendente da quello del gas, dal momento che la maggior parte della produzione nazionale di energia elettrica è appannaggio di impianti alimentati a gas.
L’andamento del mercato è il riflesso di questa conformazione strutturale: la spiccata volatilità rende particolarmente instabili i prezzi in bolletta, in particolare per gli utenti che hanno sottoscritto servizi di fornitura a prezzo indicizzato. Non stupisce, quindi, come si siano progressivamente diffuse offerte alternative, che applicano un costo fisso alla componente energia, lasciando comunque un certo margine di volatilità, dal momento che le voci di spesa accessorie sono suscettibili di variazioni periodiche da parte dell’autorità di regolazione.
Da questo punto di vista, però, si registra una novità significativa: a breve sarà operativo un nuovo fornitore, Reset Energia, con un modello innovativo, in grado di coniugare sostenibilità ambientale ed economica. L’azienda, che debutterà con un’offerta commerciale riservata inizialmente solo ai privati, offrirà un servizio di fornitura a fronte di un canone di abbonamento mensile fisso. L’importo sarà comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA; l’ammontare del canone sarà determinato dalla fascia di consumo scelta dal cliente in fase di sottoscrizione dell’offerta. In tal modo, ogni utente potrà optare per la formula che meglio soddisfa le proprie esigenze, non solo energetiche ma anche economiche. In caso di superamento della soglia massima della fascia di consumo, il fornitore applicherà una tariffazione a prezzo fisso anche alla quota di energia elettrica eccedente; in altre parole, i kWh consumati ‘extrasoglia’ saranno fatturati ad un costo anch’esso comprensivo di oneri accessori, imposte e IVA. Rispetto ad altre offerte commerciali, quella formulata da Reset risulta molto stabile in relazione ai costi inseriti in bolletta; tale prerogativa mette i clienti al riparo dalle fluttuazioni del mercato e dall’instabilità dei prezzi dell’energia, superando i limiti di altri modelli commerciali.
In aggiunta, l’azienda metterà a disposizione dei propri clienti un’applicazione web per il monitoraggio orario dei consumi, offrendo così uno strumento per valutare le proiezioni di spesa e i margini per un eventuale sforamento rispetto alla fascia di consumo. L’app sarà inoltre in grado di inviare notifiche ‘intelligenti’, con consigli utili e suggerimenti pratici per ridurre gli sprechi e ottimizzare l’impiego delle risorse energetiche in casa.
Energia pulita al 100% e consumo responsabile: la formula Reset
L’applicazione è parte integrante dell’approccio di Reset, volto a promuovere modelli di consumo più responsabili e sostenibili. Tenendo sotto controllo il dispendio energetico delle proprie attività, infatti, per gli utenti sarà più semplice evitare sprechi e utilizzare meglio l’elettricità. Così facendo, Reset intende trasformare il risparmio in un’attività dinamica e partecipativa, in grado di coinvolgere direttamente il cliente spingendolo ad agire concretamente. L’obiettivo è quello di perseguire una maggiore sostenibilità economica associata ad un minor impatto ambientale; per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, Reset distribuirà energia pulita al 100%, prodotta da fonti rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie di Origine.
Una scelta di questo tipo riflette a pieno le origini del progetto Reset: un fornitore di energia elettrica nato a partire da una community online i cui utenti condividono la sensibilità verso temi quali il risparmio in bolletta e la sostenibilità energetica delle attività domestiche. Entrambi ricorrono frequentemente nei contenuti condivisi dai profili social ufficiali dell’azienda, che in breve tempo si è imposta come uno dei fornitori di energia italiani con più seguito. Molto attiva è la pagina Instagram, che offre la possibilità di accedere a svariati contenuti ‘a tema’, dalla scelta degli elettrodomestici più efficienti e meno energivori, passando per accorgimenti pratici che consentono di consumare meno e ridurre i costi in bolletta.
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