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28/06/2025 09:40:00

Udienza preliminare al processo alla mafia dei pascoli tra Marsala e Mazara 

Si è tenuta davanti al gup del Tribunale di Palermo la prima udienza preliminare per decidere sulle richieste di rinvio a giudizio dei presunti mafiosi e fiancheggiatori coinvolti nell’operazione condotta, lo scorso 16 dicembre, da Guardia di finanza e Dda tra Marsala e Mazara (18 misure cautelari). Figura centrale nell'inchiesta è il mazarese Pietro Burzotta, genero del defunto boss Vito Gondola. Secondo gli inquirenti, Burzotta avrebbe ereditato il ruolo di comando del suocero, assumendo un ruolo di primo piano nella gestione delle attività illecite legate al controllo delle aree di pascolo. Le indagini hanno fatto luce anche su un episodio di turbativa d'asta relativo alla vendita giudiziaria di un terreno tra Mazara e Petrosino, di proprietà della società "Orto Verde".

Gli affiliati mafiosi avrebbero tentato di manipolare la procedura per favorire l'aggiudicazione a soggetti vicini all'organizzazione. Per molti degli indagati, ai reati contestati si aggiunge l'aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis c.p. (associazione mafiosa) e al fine di agevolare l'associazione Cosa Nostra. In Sicilia, la terra è tutto: lavoro, tradizione, risorsa. Ma nelle campagne di Mazara e Marsala, la terra è il teatro di un controllo silenzioso e pervasivo. Qui, pochi reduci di Cosa Nostra decidono chi può pascolare e chi no, imponendo la propria legge con la violenza e l'intimidazione.

Qui, tra Marsala e Mazara, i vecchi interessi della mafia vivono ancora, sulle gambe degli eredi di anziani boss delle terre, dei sensali, e di chi controlla le aste giudiziarie. Dopo i preliminari di rito, sono state fissate le date delle udienze in cui si entrerà nel vivo. Si tornerà in aula il 2 e l’11 luglio.