Quattro amici, è l'iconico brano di Gino Paoli più noto come eravamo quattro amici al bar. L'idea del titolo della canzone è sovvenuta per descrivere la festa dell'Unità che si è tenuta nei giorni scorsi, presso un bar, organizzata dal PD di Marsala. La scelta della location si è poi rivelata funzionale all'evento, che non ha visto la partecipazione di una folla oceanica, ma neanche numerosa o ragguardevole, bensì limitata, appunto quattro amici al bar .In due giorni sei tavoli tematici, con nove argomenti, più la presentazione di un libro, per un totale di nove ore. Una bulimia di relatori, 36, senza dimenticare l'intervento di partiti e movimenti, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, operatori e associazioni turistiche e lettura.
Personalmente si è partecipato all'incontro nel quale si affrontavano: "Conflitti globali e diritti umani. Sottotitolo ; Ucraina e Gaza, riflessioni su guerre, genocidio e immigrazione. Il lavoro di soccorso delle ONG". Si sono trovati condivisibili le presenze al tavolo di Sheila Melosu capo missione Mediterranea Saving Humans, di Pietro Bartolo della segreteria regionale del Pd con delega al mediterraneo e immigrazione, del giornalista Marco Bova ed Enzo Zerilli dell'associazione Amici del terzo mondo, perché le persone come ribadito, e non migranti, da Bartolo provengono da Asia e Africa. Gli altri, nella circostanza, pur essendo personaggi di rilievo hanno aggiunto poco al dibattito in quanto duplicati degli altri quattro. Dalle relazioni è emerso per l'ennesima volta che la strategia sulla politica migratoria che si applica attualmente in Italia è nata con Minniti nel 2015 ,allora senatore del Pd, che dal 2013 al dicembre 2016 fu sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, poi ministro dell'Interno. Il parlamentare è stato ideatore del "Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana", che ha fornito mezzi e finanche l'addestramento alla famigerata guardia costiera libica. Bartolo non ha risparmiato critiche alla filosofia migratoria della Von der Leyen, che però gode della fiducia del Pd. Degli altri dibattiti visti in video quello dedicato a La donna e lo spazio pubblico, sottotitolo Istituzioni e Società, non sarà politically correct ma ha utilizzare quasi 30 primi su 85 per parlare di violenza ostetrica, che si è trovato fine a se stesso. Molto più interessante è stato riferire che l'IGV non è sempre attuabile per carenza di medici, perché moltissimi sono gli obiettori, che i consultori siano solo luoghi di diagnosi prenatale e di controllo per verificare il buon andamento della gravidanza.
Che si deve investire nella formazione, prevenzione e sull'educazione all'affettività. Il tutto prima con il sottofondo dei ragazzi che giocavano in piazza disturbando i relatori e poi sotto la pioggia scrosciante. Anche in vista delle amministrative che affronterà l'urbe, sarebbe stato più utile destinare maggior tempo al tavolo Marsala al bivio. Non si può sostenere "buona la prima", lodevole l'idea ma da rivedere per rendere più attrattivo il PD.
Vittorio Alfieri