×
 
 
07/10/2025 09:01:00

Buongiorno24, martedì 7 ottobre: prelievo di cuore a Trapani, la “Giovanetta” di Mozia ...

Torna l’appuntamento quotidiano con Buongiorno24, in diretta streaming sui canali social di Tp24, su Tp24.it e su Rmc 101, per sapere e capire insieme i fatti del giorno con la redazione.

L’apertura di oggi è dedicata a una storia di solidarietà e speranza: all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è stato eseguito il primo prelievo di cuore dal 2017, nell’ambito di un nuovo prelievo multiorgano. Gli organi – cuore, fegato, reni e cornee – sono stati destinati a centri specializzati in tutta Italia.

Spazio poi alla cultura e all’archeologia: a Mozia è stata svelata la “Giovanetta”, un busto in marmo del tardo periodo arcaico rinvenuto durante la campagna di scavi dell’Università di Palermo diretta da Paola Sconzo. La statua, nascosta probabilmente durante l’assalto di Dionigi nel 397 a.C., rappresenta una figura femminile in abiti greci ed è uno dei ritrovamenti più importanti degli ultimi anni.

Buone notizie anche sul fronte dell’acqua: il dissalatore delle Saline di Trapani è entrato nella fase di prova tecnica. «L’acqua nelle condotte arriverà tra il 15 e il 20 ottobre», ha confermato il commissario regionale Salvo Cocina.

A Bagheria emerge un inquietante scenario nell’inchiesta antidroga che ha portato all’arresto di dieci persone: il gruppo di spacciatori, guidato da Emanuele Cannata, avrebbe coinvolto ragazzi e minorenni nella compravendita di crack a basso costo.

Proseguono, senza esito, le ricerche di Marianna Bello, la 38enne dispersa da sei giorni a Favara dopo il nubifragio: il prefetto Salvatore Caccamo ha deciso di prorogare le operazioni fino a domenica.

In politica, si consolida il patto tra Cuffaro e Salvini in vista delle elezioni del 2027, sancito alla Festa dell’Amicizia di Ribera, mentre cresce la tensione nel centrodestra siciliano: Schifani vola a Roma per incontrare il Presidente del Senato Ignazio La Russa dopo lo scontro interno con Fratelli d’Italia.

Infine, dopo tredici anni e sei gradi di giudizio, la Cassazione ha revocato la confisca da 100 milioni di euro all’imprenditore Giovanni Ferdico, il “re dei detersivi”. I giudici hanno stabilito che gli elementi dell’assoluzione definitiva erano identici a quelli alla base del sequestro.

Appuntamento dunque con Buongiorno24, in diretta su Tp24 e Rmc 101, per commentare insieme i fatti principali di oggi.