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10/10/2025 08:30:00

Fondi Ue, Bruxelles esamina la riprogrammazione da 350 milioni del Fesr Sicilia 

La Sicilia ridisegna il suo piano europeo. È in corso la consultazione della Commissione europea sulla riprogrammazione del Fesr 2021-2027, per un valore di circa 350 milioni di euro.
 

L’obiettivo? Rimodulare il Programma regionale per renderlo più aderente alle nuove priorità di Bruxelles: energia, acqua, casa e infrastrutture “dual use”.

Il documento è stato già approvato dalla giunta Schifani e ora tocca al Comitato di sorveglianza, poi alle commissioni Affari Ue e Bilancio dell’Ars, prima del via libera definitivo di Bruxelles previsto entro il 31 ottobre 2025.

 

La revisione si inserisce nel pacchetto europeo “Mid-term review”, approvato nei mesi scorsi dal Parlamento Ue.
La Regione ha deciso di spostare e concentrare risorse su quattro nuove priorità per un totale di 346 milioni di euro:

  • Energia: 38,9 milioni per potenziare le reti e gli interconnettori, migliorando la stabilità del sistema e valorizzando la produzione da fonti rinnovabili (in Sicilia sopra la media nazionale).
  • Casa: 93 milioni per nuovi interventi di edilizia accessibile e sostenibile, per dare risposte concrete al disagio abitativo e favorire affitti e abitazioni a prezzi equi.
  • Acqua: 38,5 milioni per progetti di gestione idrica più efficiente, contro la siccità e i danni dei cambiamenti climatici.
  • Sicurezza e mobilità “dual use”: 176 milioni per infrastrutture civili che, in caso di emergenza, possano servire anche scopi di difesa e protezione.

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Il caso Catania

Proprio su quest’ultima priorità, la Regione punta forte: il progetto del Nodo ferroviario di Catania – che prevede l’interramento della linea per consentire il prolungamento della pista dell’aeroporto – potrebbe essere classificato come infrastruttura a duplice uso.
Un’operazione “intelligente” dal punto di vista finanziario: non cambia l’equilibrio del programma, ma consente di ottenere più fondi europei e un tasso di cofinanziamento fino al 95%. L’opera vale complessivamente 567,6 milioni di euro ed è già inserita nella pianificazione nazionale. Ora si apre il dialogo con i ministeri competenti per definirne lo status “dual use”.

 

Con le nuove regole europee, arrivano anche incentivi: Bruxelles permette anticipazioni straordinarie di fondi e un anno in più per spendere le risorse, con la scadenza che slitta dal 2029 al 2030.

 

Il Programma Fesr Sicilia 2021-2027 resta complessivamente da 5,7 miliardi di euro, di cui 4,1 miliardi di fondi europei puri.
Circa 149 milioni di cofinanziamento nazionale verranno invece spostati nella programmazione complementare, legata al nuovo Accordo di coesione-Fsc approvato dalla giunta regionale. La proposta è stata elaborata con il contributo di enti locali, categorie produttive e parti sociali, durante gli incontri di settembre al dipartimento Programmazione.