Dal 23 al 26 ottobre il Chiostro di San Domenico di Trapani sarà il cuore pulsante della XXXIV Rassegna del Mare, promossa dall’associazione ecologica e scientifica Mareamico. L’iniziativa, che da oltre trent’anni mette al centro il Mediterraneo e le sue sfide, torna in Sicilia con il titolo “Il futuro del mare: opportunità e sfide”, tra conferenze, tavole rotonde, attività per studenti e momenti dedicati alla cultura marinara e gastronomica.
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La manifestazione prenderà il via il 23 ottobre ad Agrigento, con la conferenza stampa al Teatro Pirandello e la successiva liberazione di una tartaruga Caretta caretta sulla spiaggia di San Leone, simbolo dell’impegno per la tutela della biodiversità.
Da mercoledì 24 ottobre, la rassegna si sposterà a Trapani, dove alle 9.00, nel Chiostro di San Domenico, si apriranno ufficialmente i lavori con i saluti istituzionali.
Seguiranno le tavole rotonde su temi chiave per la Blue Economy: alle 9.45 “Patto Europeo per gli Oceani”, dedicata alla governance del mare e alle sfide globali;
- nel pomeriggio “Cause del declino e riflessioni sul futuro della pesca in Italia e in Sicilia”, con un focus sulla valorizzazione del pescato e sulle specie dimenticate.
Spazio anche alla formazione con il “Serious Game – I giovani e il mare per credere nel futuro”, una gara educativa per studenti dedicata alla sostenibilità marina.
Il 25 ottobre si parlerà di energia pulita e occupazione nel Mezzogiorno, con un confronto sulle opportunità offerte dall’eolico offshore. Nel pomeriggio, alle 15.00, si discuterà di turismo crocieristico e portualità come leve di sviluppo economico.
La giornata conclusiva di domenica 26 ottobre sarà dedicata alla sintesi dei lavori e alla presentazione di un documento finale con proposte operative per sostenere la Blue Economy e la tutela del Mediterraneo.
La Rassegna, organizzata da Mareamico in collaborazione con Generazione Mare, gode del sostegno della Regione Siciliana e di numerosi enti nazionali e internazionali.
Un appuntamento che unisce ricerca, cultura e partecipazione, per ricordare che il mare non è solo una risorsa da proteggere, ma un orizzonte di futuro condiviso.