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05/11/2025 12:48:00

Trapani, il Comune revoca la concessione del Palasport. Antonini annuncia l’addio e ...

La rottura tra il Comune di Trapani e la Trapani Shark è ormai ufficiale. Dopo mesi di tensioni e schermaglie pubbliche, il sindaco Giacomo Tranchida ha annunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa in Sala Sodano, l’avvio del procedimento di risoluzione e decadenza della convenzione trentennale stipulata nel 2023 con la società di Valerio Antonini per la gestione del Palasport.

Il motivo è la trasformazione giuridica della società, passata da SSD (società sportiva dilettantistica) a SRL in seguito alla promozione in Serie A: un cambio che, secondo il Comune, viola l’articolo 5 della convenzione e quindi rende nullo l’affidamento agevolato dell’impianto.

«C’era la possibilità di salvare la convenzione», ha spiegato Tranchida, sottolineando che l’amministrazione «non ha esaminato le fatture quietanzate per fare le pulci alla società, ma per verificare se gli atti fossero conformi alle procedure di legge». La Shark avrà adesso 30 giorni di tempo per presentare osservazioni o integrazioni.

È la conclusione di una crisi annunciata: nelle scorse settimane si erano moltiplicate manifestazioni e dirette social infuocate del patron Antonini, che denunciava “sabotaggi politici” e “complotto contro lo sport trapanese”. Oggi la risposta è arrivata in tempo reale, con toni ancora più duri

“Appena notificata! Eccolo, quello a cui hanno lavorato questi delinquenti della politica. La Trapani Shark va via da Trapani per colpa esclusiva di Giacomo Tranchida”, ha scritto Antonini sui propri canali social. Ha annunciato inoltre che porterà via «ogni materiale di proprietà dal Palashark – parquet, canestri, led, panchine e poltrone –» e ha reso noto di avere «emesso due fatture: una al Comune di Trapani per 2,3 milioni di euro e una al Libero Consorzio per 3,3 milioni, per i lavori eseguiti e rendicontati nei due impianti». «Se non saranno pagate entro sette giorni – aggiunge – partiranno decreto ingiuntivo e azione legale risarcitoria. Fase 1 al via, seguirà la Fase 2 con richieste milionarie».

Il messaggio, condito da attacchi al sindaco, alla prefetta e al questore, è il preludio a una nuova escalation.

La reazione dei tifosi

Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’associazione Trapanesi Granata, che in una nota parla di «giornata nera per lo sport trapanese»:

«Da settimane assistiamo a una diatriba che ha stancato e allontanato tifosi e appassionati. È evidente che l’amministrazione non ha alcun interesse a tutelare una realtà che rappresenta Trapani ai massimi livelli. Oggi si è scelto di colpire la Trapani Shark e con essa l’intero movimento granata».

L’associazione annuncia uno “stato di agitazione” e promette iniziative di protesta: «Il sindaco ha parlato di maglia granata, ma con questo atto l’ha infangata. Ancora una volta tocca a noi difendere ciò che altri avrebbero dovuto proteggere».

E ora anche la “grana” dello stadio

Alla crisi del Palasport si somma quella dello Stadio Provinciale, per il quale la società deve saldare oltre 111 mila euro di bollette arretrate. Anche qui Antonini parla di “rimborsi dovuti” per lavori e spese già sostenute, mentre il Libero Consorzio ribatte che le cifre sono «in corso di verifica».



Basket | 2025-12-07 21:13:00
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Vittoria importantissima per la Trapani Shark che espugna Treviso 89-82 al termine di una partita strana, a volte quasi surreale. Non tanto per l'andamento dell'incontro, quanto per lo striscione contro Antonini esposto dai tifosi e per la panchina...