Il nuovo romanzo di Guido Guerrera è una storia di destini intrecciati e di ferite che non guariscono, ambientata in una Sicilia passionale e crudele, dove amore, colpa e libertà si confondono fino a diventare la stessa cosa.
Tre donne – Amelia Sole, la zia Saruzza e Agatina la Rossa – sono le protagoniste di questo romanzo corale e intenso, che attraversa gli anni Sessanta tra Messina e la Sicilia più arcaica. Tutte e tre portano il peso di una diversità che la società punisce: Amelia, giovane ribelle fuggita dall’isola dopo una violenza subita dal padre; Saruzza, zia e madre surrogata che scopre un amore impossibile; e Agatina, la “strega rossa”, simbolo di una sapienza antica, internata nel manicomio di Agrigento per la sua diversità.
Il diario di Amelia, ritrovato da Saruzza, diventa un ponte tra passato e presente, un testamento d’amore e di dolore. Attraverso quelle pagine, la zia rivive la vita della nipote e costruisce una realtà parallela, fatta di rimpianti e ossessioni. Il ritorno finale di Amelia, ormai donna e giornalista, dopo la morte di Saruzza, chiude il cerchio di una storia che sembra destinata a ripetersi.
Guido Guerrera dipinge una Sicilia rossa di sangue, di sole e di passione, una terra che seduce e respinge, che nutre e ferisce, che non concede vie di fuga a chi nasce sotto la sua luce crudele.
“Rosso siciliano” è un romanzo di formazione e di iniziazione, ma anche un canto alla sorellanza, alla follia e alla libertà di essere sé stessi contro ogni giudizio.
Con una scrittura intensa e sensuale, Guerrera restituisce alla narrativa siciliana una voce potente e viscerale, capace di unire mito e memoria, corpo e destino.