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26/03/2019 06:00:00

Petrosino, il Baglio Basile non è più abusivo. Ma il Tar dice che...

Il Baglio Basile, imponente struttura turistica a Petrosino, non è più abusivo. Il Baglio Basile è stato sequestrato a Michele Licata, re delle strutture ricettive, condannato per una  maxi evasione fiscale. 

Il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia ha accolto il ricorso della Roof Garden che fu di Licata contro la revoca da parte del Comune di Petrosino delle concessioni edilizie. Il Comune di Petrosino, nel 2016, aveva infatti annullato, dopo due anni di studi, istruttorie, ricerche, le concessioni edilizie sul Baglio Basile, trovando molte cose che non andavano. Parlava, il Comune, di un sistema, quello di Licata, che ha generato uno dei più grandi abusi sul territorio. l Tar ha annullato tutto questo lavoro, non entrando nel merito, però, ma per un aspetto tecnico-giuridico. Gli atti di revoca del Comune sono arrivati fuori da un “termine ragionevole”.

 In sostanza il Tar ha dichiarato illegittimi gli atti con cui il Comune ha disposto l'annullamento delle autorizzazioni edilizie rilasciate anni fa. Il motivo è di natura giuridica. La legge infatti impone un “termine ragionevole” e l'utilità pubblica per disporre questi atti. Successivamente il decreto Madia ha modificato i termini in 18 mesi, ma prima il termine “ragionevole” era fissato in 10 anni. Il Comune poteva annullare in autotutela quelle concessioni edilizie entro dieci anni, e specificando un interesse pubblico della decisione. Così non è stato, il termine “ragionevole” è stato sforato ed è su questo che ha fatto leva la Roof Garden nel ricorso accolto dal Tar.
Scrivono i giudici amministrativi:

Nel caso di specie, il termine di dieci anni – in rapporto all’assenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla rimozione dell’atto – non appare ragionevole, essendosi nel frattempo ben consolidato un assetto di interessi in capo ai privati, che hanno realizzato la struttura ricettiva, gestito la stessa e compiuto investimenti confidando nel continuo ritorno economico della stessa.

Cosa significa questa sentenza? Che il Baglio Basile non può dirsi abusivo, visto che restano le concessioni edilizie in sanatoria di cui ha beneficiato Michele Licata anni fa. Ma questa decisione arriva in punta di diritto, basata su un aspetto normativo di termini “ragionevoli”. Non si entra invece nel merito della decisione del Comune di revocare le concessioni edilizie.
Permessi accordati da un giorno all'altro, mancato rispetto di volumi e divieti, cementificazione senza regole: è un vero e proprio sistema. E' quello messo su dall'imprenditore Michele Licata, che ha permesso la costruzione, nel Comune di Petrosino, dell’ enorme complesso turistico alberghiero, in spregio di regole e prescrizioni.


Un sistema di cui Tp24.it si è occupato tempo fa.
Questo sistema che emerge anche da una determina pubblicata nel Dicembre 2016 nell'albo pretorio del Comune di Petrosino. Una determina redatta dal capo dell'ufficio urbanistica del Comune, l'architetto Laudicina. Ci sono voluti due anni per scriverla. E' un report che racconta come negli ultimi 15 anni ha funzionato il "sistema Licata" a livello burocratico - amministrativo.


La conclusione dell'istruttoria condotta dal Comune di Petrosino ha del clamoroso: tutte le concessioni edilizie rilasciata al Baglio Basile sono irregolari. La struttura è totalmente abusiva. Si tratta di quattro concessioni edilizie, rilasciate, si legge nella lunga e tecnica determina "in spregio delle norme urbanistiche", con il ricorso a vendite fittizie tra le due società di Licata (Roof Garden e Ruby) per dividere lotti e confondere le carte anche agli occhi dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che infatti non è riuscito ad effettuare i controlli dovuti sulle prescrizioni che erano state fatte. Dal 2003 al 2005, anni di costruzione del complesso del Baglio Basile, si sono succedute varianti urbanistiche "allegre", con vincoli non rispettati, utilizzo improprio di agevolazioni. Di più: non sono mai stati calcolati i contributi dovuti per gli oneri di urbanizzazione, tutto è aleatorio, perché nessuno, in pratica, ha fatto un controllo reale di quanto stava accadendo. Se qualcuno si fosse messo a fare il suo dovere, ad esempio, avrebbe scoperto violazioni enormi: la concessione edilizia 4/2003, una di quelle che danno il via alla costruzione del Baglio Basile, è stata fatta in "totale difformità" rispetto alla variante che era stata approvata in consiglio comunale con la delibera numero 79/2002.


Il Tar però non accogliendo il ricorso della Roof Garden non entra nel merito della procedura che ha portato all’annullamento da parte del Comune delle concessioni edilizie. Insomma, il Baglio Basile era abusivo, ma il Comune di Petrosino se n'è accorto troppo tardi.



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