Altro vaccino contro il Covid: efficace al 94%, si può conservare in frigo
Il vaccino contro il coronavirus della società di biotecnologie statunitense Moderna ha un’efficacia del 94,5%. Per la fase 3 di sperimentazione clinica, Moderna ha arruolato circa 30 mila volontari dividendoli in due gruppi: uno ha ricevuto due dosi del vaccino a distanza di 28 giorni, mentre l’altro ha ricevuto due dosi di un placebo.
Nel primo gruppo sono stati finora rilevati solo cinque casi di infezione da coronavirus, mentre nel secondo ne sono stati rilevati 95.
Le prime 20 milioni di dosi prodotte da Moderna entro fine anno saranno destinate al mercato americano. Nel 2021 sono attese fra 500 milioni e un miliardo di nuove dosi per il mercato globale. Il prezzo di vendita dovrebbe essere di 20-25 dollari a dose. Secondo il comunicato dell’azienda, il vaccino rimane stabile per trenta giorni a temperature standard di refrigerazione tra 2 e 8 gradi, ovvero in un comune frigorifero, mentre resiste a temperatura ambiente per 12 ore. E può essere conservato fino a sei mesi a -20 gradi, temperatura di gran parte dei freezer domestici e delle farmacie. «La facilità di trasporto e conservazione è senz’altro un vantaggio perché sarebbe possibile effettuare le vaccinazioni in farmacie, studi medici, ovunque sia presente un normale frigorifero. La difficoltà del vaccino Pfizer-Biontech è invece che deve essere conservato a -80 gradi (in un frigo normale resiste per cinque giorni): in Italia, ad esempio, gli unici due aeroporti certificati per ricevere farmaci sono Fiumicino e Malpensa, ma non sono attrezzati con frigo a così basse temperature» scrive Il Corriere della Sera.
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Bruxelles firmerà oggi un nuovo contratto con la tedesca CureVac per 405 milioni di dosi del loro vaccino anti Covid e sta lavorando a un contratto con Moderna. Contatti in corso anche con la francese Sanofi e l’inglese, che però stanno avviando solo ora la fase 3 della sperimentazione.
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Una settimana fa Pfizer e Biontech avevano annunciato che il loro vaccino funziona al 90%. «Come Pfizer lunedì scorso, anche Moderna ha diffuso i suoi dati solo con un annuncio alla stampa. Mancano ancora le pubblicazioni scientifiche con ulteriori dettagli sul tipo di protezione offerta (se solo dai sintomi gravi della malattia o anche dal contagio) e sull’efficacia negli anziani, che in genere è più bassa rispetto ai giovani» precisa Repubblica.
I centri per la vaccinazione tedeschi contro il coronavirus dovranno essere pronti entro il 15 dicembre. È quanto prevede il testo approvato dalla cancelliera Angela Merkel dopo un vertice dei governatori dei Länder. A quella data i centri dovranno essere in grado «di avviare la messa in funzione in tempi rapidi», dato che è «altamente probabile entro il primo trimestre 2021 vi sia almeno un vaccino efficace».
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