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08/08/2021 06:00:00

Laguna dello Stagnone di Marsala/3. Troppe barche, pontili inagibili e l'antica necropoli a vista

Concludiamo oggi il nostro reportage su quella che è l’attuale situazione alla Laguna dello Stagnone di Marsala. Tra le tante cose che non vanno, oltre all’abbandono dei rifiuti, c’è anche quella dell’eccessivo numero di imbarcazioni che navigano nelle acque basse della Riserva.


 Barche e "corpi morti" abusivi - Purtroppo, dovrebbero essere solo poche decine i permessi concessi, in particolare a chi usufruisce di quello della pesca, ma in realtà non è così e alla fine sono centinaia le barche che vi navigano, e certamente non è un bene per la salvaguardia di quell’ambiente marino, già così fragile e precario. Il suo ecosistema delicatissimo, come sappiamo, negli ultimi anni si è modificato, e tutto ha inizio dalla sua bocca Nord chiusa, che non permette il ricircolo dell’acqua. Collegato all’utilizzo eccessivo delle barche, c’è anche la presenza dei “corpi morti” in acqua. Un paio d’anni fa la Guardia Costiera iniziò l’operazione di bonifica di questi corpi abusivi. Si trovò di tutto, dai pezzi di tufo alle lamiere. Molti cittadini che vivono alla Spagnola, hanno proprio un "aggancio" abusivo, fatto di catene, pali di ferro piantati nel fondale, incuranti dell'inquinamento che provocano in mare che è Riserva Naturale. L’operazione di pulizia dei fondali però si è fermata e sono molti quelli che li hanno rimessi di nuovo portando le loro barche.
 

Pontili ancora inagibili - Altra annosa questione che ancora oggi è irrisolta è quella dei pontili/solarium dello Stagnone. Come potete vedere dalle foto nella gallery e dal video che abbiamo registrato ieri, alcuni non sono proprio agibili, ma il fatto è che non vi è nessun divieto di accesso né segnalazione di pericolo. Il pontile, divelto in molti punti, ha la piattaforma finale quasi completamente in acqua, una situazione, dunque, di possibile pericolo che, invece, nessuno sembra più voler evidenziare, dove sono finite le “battaglie” annunciate del presidente del consiglio comunale di Marsala Enzo Sturiano? Il tutto come sempre per le cose che appartengono alla politica si è arenato, e quando siamo ad agosto in piena stagione turistica, ci sono dei pontili non fruibili dai cittadini e dai turisti. Chissà se lo hanno detto i nostri politici ai tanti kiters ed ospiti presenti durante il “Kite Fest” che la situazione allo Stagnone, anche per l’utilizzo dei semplici pontili, è davvero messa male. In quella occasione, invece, tutto tirato a lucido e tutto perfetto...

La pedana in legno sequestrata ma in funzione - E a proposito di pontili, ricordate la pedana che tempo fa era stata sequestrata e per la quale era stato denunciato, dall’ufficio circondariale marittimo, il presidente del Kite Club Marsala, per la posa della piattaforma sulla riva di contrada Spagnola con tanto di autorizzazione del Libero Consorzio Comunale, Ente gestore della Riserva. Non solo la pedana, che vedete nella gallery e qui sotto, non è stata tolta, ma viene utilizzata quotidianamente dai kiters che frequentano quella scuola. A dimostrazione che nello Stagnone, si fa davvero quello che si vuole e come se si fosse a casa propria, senza dover tenere conto delle regole da rispettare.         Antica necropoli - Infine nella zona di Birgi Vecchi, dove a distanza di poche centinaia di metri l’una dall’altra si trovano 4/5 scuole di kite, lungo la costa, in mare e nel tratto di strada che si trova sopra la spiaggia, vi sono, come potete vedere dalle foto delle tombe antichissime, visto che tutta l'area è una necropoli. Alcune, come dicevamo, si vedono in acqua, altre chiaramente sono incastonate a poche decine di centimetri dalla strada, ma sono a vista, nel tratto di costa scosceso che sfiora il mare. Qui è clamoroso e incomprensibile come nessuno di competenza sia mai intervenuto per delimitare l'area e mettere in sicurezza i resti di quell'antica necropoli, che, invece, si trova a portata di mano di chiunque, ma anche è anche a rischio con i mezzi che vi passano sopra.         Area sportiva Parco divertimento o Riserva Naturale - In questi giorni abbiamo potuto approfondire qual è lo stato di salute dello Stagnone e cosa accade attorno alle attività sportive e non che vi si svolgono. Come sappiamo sono tutte autorizzate, anche se il Regolamento della Riserva del maggio 2000 vieta espressamente qualsiasi attività che cambi lo stato naturale dei luoghi. Le conseguenze, purtroppo a lungo termine, anche se già si iniziano ad intravedere, potrebbero essere devastanti. L'avifauna infatti è sempre più rara e sta cambiando rotta. Il fondo marino rischia di essere privato della vegetazione e dai molluschi della zona e di subire la trasformazione dall'utilizzo dei motori delle barche a motore e dalle tavole dei kite. A questo si aggiunge la mancanza di controllo, la manutenzione dei pontili che non viene effettuata e la cosa più grave portare a compimento delle opere di antropizzazione in un sito a protezione speciale, dove ci sono anche delle necropoli, lasciate a vista, senza nessuna precauzione e a portata di tutti. La Laguna dello Stagnone meriterebbe ben altro, per fare ciò però bisogna decidersi cosa farne, se una grande area sportiva e un parco divertimento con tutto quello che ciò comporta o invece una Riserva Naturale qual è e a questo punto bisogna iniziare a prendere coscienza di come realmente tutelarla, perché fino a questo momento non si capisce cosa si voglia farne.   QUI POTETE LEGGERE LA PRIMA PARTE   QUI LA SECONDA PARTE  

 



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