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12/08/2022 08:00:00

Le indagini a Marsala: chi è che ha dato fuoco alle barche di Parrinello?

 Indagini serrate a Marsala, avviate dalla polizia e coordinate dalla Procura, per capire chi è che, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha dato fuoco alle tre imbarcazioni di Davide Parrinello, del Consorzio Arini & Pugliese, all'imbarcadero storico della laguna dello Stagnone. 

La vicenda l'abbiamo raccontata ieri su Tp24.

Ed ieri gli scheletri delle tre imbarcazioni, per un valore totale di più di 200mila euro, erano ancora al molo dell'imbarcadero, in attesa degli ulteriori accertamenti della scientifica. Materiale sui cui indagare ce n'è. Perchè, la cosa che sembra strana, si è trattato di un attentato tanto feroce quanto un po' improvvisato, secondo le prime risultanze investigative.

Chi ha agito, infatti, si è messo in azione all'una, un orario molto rischioso, perché fino a pochi minuti prima la zona era piena di gente perché era la notte di San Lorenzo e proprio Arini & Pugliese aveva organizzato una serata evento in barca.

La seconda anomalia, per chi è pratico di attentati incendiari, è il modo preciso in cui si sono colpite le tre imbarcazioni di Parrinello, senza cercare di simulare altro, come spesso accade (un corto circuito, un incidente, etc.). Infine, il dato più eclatante.

Chi ha dato fuoco alle tre barche si è anche ustionato. Lo si vede dalle immagini di una videocamera di sorveglianza, che gli inquirenti stanno vedendo e rivedendo in queste ore per arrivare ad identificare il criminale, che ha anche lasciato una scarpa sul luogo del delitto. Insomma, non è stato molto furbo, se, come sembra, si è buttato addosso del liquido infiammabile. 

C'è anche da chiarire il movente. Ed è per questo che ieri Parrinello è stato ascoltato in Procura. "Mi hanno rovinato - commenta l'imprenditore - perchè mi impediscono di lavorare nel periodo più importante della stagione. Siamo rimasti solo con una barca per fare i collegamenti con Mozia". Tanti i messaggi di solidarietà, dalle Saline Genna è arrivata anche l'offerta di una barca in "prestito". "Grazie a tutti per le telefonate, i tanti messaggi e i post di solidarietà e vicinanza a seguito di quanto accaduto questa notte all'imbarcadero storico per Mozia - scrive Parrinello -  La cosa più importante è che i danni, seppur ingenti, hanno riguardato le cose e non le persone. Adesso lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, sia quella umana in cui crediamo ma anche quella divina in cui speriamo".

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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