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05/11/2015 06:35:00

Marsala, il nuovo Tribunale è agibile. I commercianti aspettano

Enzo è uno chef, ha lavorato per anni in Germania. Una vita passata ai fornelli, passata a cucinare le tipicità siciliane ai tedeschi. Ha esportato la pasta con le sarde, il matarocco, le ricette semplici e quelle più particolari dell’arte culinaria marsalese. Poi è tornato a Marsala, perchè aveva un sogno. Aprire un ristorante tutto suo, dopo anni di sacrifici.
Ci riescono nel febbraio 2014. Un ristorante "rustico", in cui preparare piatti per tutte le forchette e per tutte le tasche, come si faceva una volta. I tavoli sono apparecchiati con scrupolo dalla signora. Un fiorellino a centro tavola non manca, i menù sono sempre accanto alle posate.
Il ristorantino si trova in corso Gramsci, davanti il Tribunale nuovo. “Abbiamo deciso di aprire qui perchè sapevamo che sarebbe entrato in funzione il nuovo tribunale e che avremmo avuto tanti clienti per pranzo delle persone che frequentano le aule giudiziarie. Abbiamo fatto un investimento importante, ma il tribunale è ancora chiuso e adesso ci sentiamo beffati da una burocrazia lunghissima” ci raccontano i proprietari. Come loro anche altre attività hanno aperto i battenti in vista dell’imminente trasferimento dei locali del nuovo tribunale. Ma il trasferimento sembra ancora lontano. “Qui se non apre entro la fine dell’anno rischiamo di chiudere e perderemo i risparmi di una vita”, dicono i proprietari. Ecco è anche questa la storia delle lungaggini sui lavori nel nuovo tribunale di Marsala. E’ la storia di persone che hanno investito con la speranza di trarre, indirettamente, dal Palazzo di Giustizia una fonte di sussistenza.
Ma a che punto sono i lavori? Sono finiti, finalmente. E’ stato fatto il collaudo dell’immobile e c’è il certificato di agiblità. Il Comune di Marsala lo ha comunicato al Ministero della Giustizia. Ora a loro tocca la prima mossa, tocca al ministero e all’amministrazione del tribunale avviare il trasferimento degli uffici. Un’operazione delicata che richiede tempo e altro denaro.
Negli anni scorsi l'amministrazione del Tribunale aveva riscontrato alcuni difetti di progettazione che ne limitavano la funzionalità. Sono seguiti allora dei sopralluoghi. Avvocati, consiglieri comunali, magistrati. La questione girava tutta su alcune colonne piazzate in mezzo a due aule. Le colonne infami, le abbiamo chiamate noi.
Nel frattempo in questi anni hanno aspettato di vedere come andasse a finire questa storia gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale di Marsala. Perchè loro, da 40 anni sono in un edificio inadeguato, per il quale la provincia paga 300 mila euro l'anno d'affitto, in via Trapani. Hanno fatto una proposta. Quella di trasferirsi nell'edificio di Piazza Borsellino una volta che gli uffici saranno trasferiti al nuovo Tribunale di via Del Fante. Aspettano, e tirano un sospiro di speranza ora che i lavori si sono completati.
Marsala sono stati spesi 14 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Tribunale, un edificio ampio due volte e mezzo l'attuale sede di Piazza Borsellino, in grado di ospitare tutti gli uffici, anche quelli che per ora sono in immobili presi in locazione. La progettazione, come dicevamo, non è stata fatta a regola d'arte. Ma questo è. E' una struttura enorme e nessuno vuole lasciarla  abbandonata.
Ci sono 350 stanze. 5 aule per le udienze. La più grande è di 338 metri quadrati, le altre circa 200.
Il Tribunale è costato 15 milioni di euro circa, considerando anche il milione di euro per l’esproprio di alcune aree. Tutta la superficie calpestabile è di 13.850 metri quadrati dei quali 7018 per la procura e 6806 per il tribunale. Attualmente il tribunale di Piazza Borsellino, con gli uffici dislocati nei paraggi, palazzo Halley, e tutto, arrivano, complessivamente, a 11 mila metri quadrati circa. 2 mila in meno rispetto al nuovo Palazzo di Giustizia. Edifici che sono in affitto: costano ogni anno complessivamente 190 mila euro al Comune di Marsala, di cui solo una parte viene rimborsata dal Ministero della Giustizia
Tutta la struttura è di 61 mila metri cubi. L’ingegnere Gianfranco D’Orazio, dirigente del settore Grandi Opere del Comune di Marsala ha fatto un calcolo: con quello che è costato (considerato anche il milione di euro di esproprio) abbiamo una media di 250 euro al metro cubo, meno della metà dei costi dell'edilizia per i tribunali in tutta Italia. E poi c’è il parcheggio, 10 mila metri quadrati e 350 posti macchina in via Messina e Orlando.
Questi i numeri di una struttura enorme che abbiamo visitato da cima a fondo. E ora che è pronto bisogna cominciare a pensare al trasferimento. Lo chiedono gli avvocati, lo chiedono gli studenti del commerciale, ma lo chiedono anche quelle persone che fanno impresa, che hanno investito avviando una nuova attività e che stanno perdendo i risparmi di una vita.