È scomparso lo scorso 8 maggio, a Marsala, Erino Cerniglia, figura nota e stimata, marito dell’archeologa Rossella Giglio e padre di Marco, Daniele e Sergio.
Con profondo dolore, ma con serena accettazione, la moglie ha voluto ricordarlo con parole che tracciano il ritratto di un uomo autentico, colto e generoso:
«È stato un vero gentiluomo, in tutte le manifestazioni che hanno contraddistinto la sua vita pubblica e privata. Nel lavoro ha costruito e intessuto rapporti interpersonali e imprenditoriali ad altissimi livelli. In famiglia abbiamo insieme intrecciato amore, equilibrio, rispetto e comprensione fra di noi e nella crescita dei suoi tre figlioli, Marco, Daniele e Sergio, e nella piena raggiunta autonomia delle loro famiglie con Valentina, Alice e Luciana.»
Accanto a un impegno professionale di grande valore, Erino Cerniglia coltivava molteplici passioni. Chi lo ha conosciuto lo ricorda per la sua innata signorilità, per l’amore per i libri – anche letti in lingua originale – e per la musica che amava ascoltare, con la stessa attenzione e sensibilità che dedicava a tutto ciò che faceva.
In tanti, tra familiari e amici, lo ricordano con affetto anche per le sue doti culinarie e le sue celebri ricette, come il gulash o la soupe à l’oignon, che preparava con maestria. La città di Marsala perde un uomo di cultura e garbo, la cui memoria resterà viva in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.