×
 
 
09/06/2025 06:00:00

Sicurezza, paura e propaganda

L’Italia non ha bisogno di nuovi reati, ha bisogno di nuove responsabilità. Ha bisogno di educazione, coesione, fiducia. E invece il Governo sceglie la scorciatoia del Decreto Sicurezza. Un provvedimento che non si limita a regolare, ma punisce; che non costruisce, ma reprime; che non governa, ma si fa manifesto elettorale.

Dentro questo decreto, convertito in legge qualche giorno fa c’è la solita narrazione securitaria che ormai da anni accompagna la politica italiana: più armi, più poteri alla polizia, pene più severe, carcere più facile. Soprattutto, c’è un’idea di società basata sulla paura. Non è un caso che i nuovi reati introdotti – come il “raduno pericoloso” o il “blocco stradale aggravato” – sembrino scritti più per zittire le proteste sociali che per tutelare realmente la sicurezza dei cittadini.

Le norme sulle manifestazioni pubbliche, ad esempio, colpiscono dritto al cuore del diritto costituzionale di esprimere dissenso. Si crea un precedente grave: che ogni espressione pubblica di protesta, se ritenuta “minacciosa”, possa essere trasformata in reato. E chi decide quando una protesta diventa “minacciosa”? Lo Stato. Cioè il potere stesso contro cui si protesta. Un paradosso inquietante.

Poi c’è il nuovo reato per chi si oppone al personale sanitario, già previsto dal Codice Penale. Ma la domanda è: davvero la repressione penale è l’unico strumento per difendere chi lavora negli ospedali, nei pronto soccorso, nei reparti psichiatrici? Oppure sarebbe più utile investire in formazione, in mediazione, in personale? Ma queste sono politiche lente, non fanno rumore. Non si usano nei comizi.

Ed è proprio nei territori più fragili che si avvertono gli effetti di questa deriva. A Marsala, ad esempio, di fronte alla crescente domanda di sicurezza urbana, il sindaco Massimo Grillo risponde con l’annuncio di nuove telecamere e tavoli tecnici. Ma l’apice dell’inadeguatezza si è toccato con uno degli interventi più stravaganti dei suoi lunghissimi sei anni di amministrazione: la proposta di applicare il “modello Caivano” al quartiere Amabilina. Un paragone fuori luogo che mostra non solo l’incapacità di leggere la complessità sociale della città che amministra, ma anche il ricorso agli stessi cliché securitari che svuotano di senso il dibattito pubblico, sostituendo soluzioni concrete con etichette d'effetto.

E così, mentre il Paese affonda nelle disuguaglianze, mentre le città diventano sempre più fragili, mentre mancano educatori, operatori, spazi di inclusione, il Governo arma lo Stato. Trasforma il disagio in colpa. L’emarginazione in minaccia.

È una strategia che conosciamo bene, soprattutto al Sud: non si governano i territori, si sorvegliano. Non si curano le periferie, si militarizzano. Non si ascolta la rabbia, si criminalizza. È l’illusione che basti una divisa per mettere ordine dove mancano politiche sociali. Che basti una sirena per soffocare un grido.

Ma la sicurezza non è uno slogan. La sicurezza vera nasce dall’inclusione, dalla prevenzione, dall’educazione. Nasce quando un ragazzo ha una scuola che lo accoglie, un lavoro che lo aspetta, una comunità che lo sostiene. Non quando lo si minaccia con la galera.

Questo decreto non difende gli italiani. Li divide. E lo fa nel modo peggiore: alimentando paure, cercando consenso sulla pelle dei più deboli. Non serve uno Stato più forte, serve uno Stato più giusto. Che ascolti, che protegga, che investa. Che non abbia paura del suo popolo, ma si prenda cura di lui.

Giacomo Di Girolamo



Native | 2025-06-14 09:30:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/13-06-2025/differenze-tra-tipologie-di-piattaforme-elevatrici-250.png

Differenze tra tipologie di piattaforme elevatrici

Piattaforme Elevatrici IdraulicheLe piattaforme elevatrici idrauliche utilizzano un sistema a fluido pressurizzato per sollevare e abbassare carichi o persone tra diversi livelli. Il funzionamento si basa su una centralina idraulica che mette in...

Editoriali | 2025-06-09 06:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/06-06-2025/sicurezza-paura-e-propaganda-250.jpg

Sicurezza, paura e propaganda

L’Italia non ha bisogno di nuovi reati, ha bisogno di nuove responsabilità. Ha bisogno di educazione, coesione, fiducia. E invece il Governo sceglie la scorciatoia del Decreto Sicurezza. Un provvedimento che non si limita a regolare, ma...

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...