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26/03/2024 06:00:00

Se il Sindaco di Marsala non sa più decidere ... 

 Ogni tanto capita che qualcuno mi chieda di commentare la situazione politica a Marsala. Lo fa senza grande entusiasmo, io rispondo con noia. Proprio non mi va, di commentare quello che succede nei palazzi della politica di Marsala, mi pare tempo perso. Ma è un sentimento che vedo in giro un po' ovunque. Il Sindaco Massimo Grillo è riuscito in una piccola impresa: ci ha preso tutti per sfinimento. Qualcuno si lamenta, qualcuno cerca di reagire, ma finisce tutto con una scrollata di spalle. Tant'è che il commento che prevale è: sta finendo. Che mi ricorda un po' il "quid noctis" del profeta Isaia. Sentinella, a che punto è la notte? Sta albeggiando. E ai tanti che fanno conti alla rovescia, manco dovesse sbarcare di nuovo Garibaldi a liberarci, la mia parte cinica ricorda che in realtà i conti sono sbagliati, perchè, secondo quello che mi dice la testa a Marsala si voterà a Maggio, si, ma del 2026 (i cinque anni di amministrazione - che lo so, sembrano cinquanta - scadono ad Ottobre 2025, e il voto è previsto nella primavera successiva). Diciamo che do la mazzata definitiva ai pochi che cercano un alito di ottimismo.

Intorno vedo solo disinteresse. Fateci caso. La maggioranza è ufficialmente retta solo da Fratelli d'Italia. Con il classico gioco delle tre carte, uno entra ed uno esce, uno cambia cavallo (è per questo che il Sindaco Massimo Grillo vuole fare l'ippodromo con il soldi del Pnrr, che vi pare ... ), l'altro si dichiara vicino a X ... , insomma, a Natale, se vi ricordate, il Sindaco Grillo aveva annunciato il famoso rimpasto e rilancio della sua Giunta. Siamo a Pasqua, e loro sono sempre a tre tubi. In altri tempi l'atmosfera, rispetto a questa sottoclasse politica sghemba e assente, sarebbe stata elettrica. Adesso quasi non ne parliamo più.

Grillo, dal canto suo, neanche naviga più a vista. Ormai si è ridotto a fare la cosa peggiore. Lasciare la nave alle correnti. E' davvero la cosa peggiore che un amministratore possa fare. Proprio ieri è scaduto il termine per partecipare ad un sondaggione proposto dal nostro Sindaco, che ormai non sa più che cosa inventarsi, per sembrare credibile, e si è giocato la carta della disperazione: chiedere ai cittadini cosa fare con per arginare il problema, grave, a Marsala, della mancanza di decoro urbano. Perchè a quanto pare lui non lo sa, non ne ha idea. Quindi, deve decidere la gggente. Tanto, lo si sa almeno dai tempi di Gesù e Barabba, la ggente quando decide non sbaglia mai. E allora, chiede il Sindaco, cittadini, come lo volete sto decoro pubblico? Li volete i gazzosari vicino ai monumenti? ("Perchè io - sembra dire il Sindaco - in tre anni non sono stato capace di allontanare quello che c'è sotto l'arco di Porta Garibaldi ...). E le birre nei distributori automatici, le volete? E l'arredo urbano, continua il Sindaco, come lo volete, "armonizzato"? (Uno gli dovrebbe rispondere: no, che c'entra, ad minchiam. Peccato che l'opzione non c'è). E infine, il capolavoro: "Credi che queste misure siano necessarie per il benessere della comunità?". Tipo che propone una gita alle terme.  Io lo dico sempre che questo Sindaco fa numeri da teatro (e da centro benessere). 

Però, cerchiamo di essere seri. Ad un Sindaco si chiede di decidere, di schierarsi, di essere anche impopolare, ma di seguire una strada. Applicare la legge, realizzare un programma. Decidere per noi. Qui invece il Sindaco ha paura delle sue idee, a quanto pare, e chiede ai cittadini di farsi dire cosa deve pensare. Sembra un personaggio del mago di Oz. E  dà il destro per citare l'abusatissima frase del poeta Ezra Pound: "Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui."

Ma in effetti è quello che abbiamo visto in questi anni, quante marce indietro, quanti "non avevo capito". E' una politica nulla. E noi cittadini è come se fossimo in autogestione. O come quando alle medie c'era supplenza, la classe era "scoperta", e ci organizzavamo tra noi. Ecco, l'andazzo in città è quello. La prossima volta, allora, anzichè eleggere un Sindaco, conviene avere un paio di dadi, o un'urna con dei bussolotti. Ci mettiamo dentro le possibili risposte, poi facciamo le domande ed estraiamo le soluzioni: "Come vuoi la pista ciclabile?". "Mensa più cara si o no?". "Che diciamo al bibitaro sotto al monumento?". Potremmo anche perferzionarla: "Da dove passa la processione?". Ed estraiamo le risposte. Facciamoci governare dai bussolotti. Non sarà mai peggio di adesso, fidatevi. E' una questione di benessere ... 

Giacomo Di Girolamo