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02/03/2015 06:45:00

Castelvetrano. Gruppo 6Gdo, non è tutto risolto. "Noi del Cedi abbandonati e senza lavoro"

 Alcuni hanno fondato una cooperativa, altri sono stati assorbiti nei nuovi supermercati da altre aziende, c’è chi è diventato anche assessore. Sono gli ex lavoratori del Gruppo 6Gdo, l’azienda confiscata a Giuseppe Grigoli, socio di Matteo Messina Denaro dell’affare della grande distriuzione, e condannato per mafia.
Dalle macerie dell’azienda passata in mano allo Stato, e portata al fallimento, molti lavoratori sono stati assorbiti dalle nuove aziende, soprattutto supermercati e cooperative. A Castelvetrano però c’è ancora un centinaio di persone che è rimasto senza lavoro. Sono gli ex dipendenti del Cedi, il braccio logistico del Gruppo 6Gdo. “Dicono che tutti gli ex lavoratori del gruppo di Grigoli sono salvi, ma non è così. Noi del Cedi non lavoriamo. Lavorano solo quelli impiegati nei supermercati, perchè rilevati da altre aziende”, a parlare è Francesco Santoro, ex operaio dell’azienda confiscata. Santoro, un anno fa, poco prima di un incontro con Sonia Alfano, si legò ad una sedia e tentò di darsi fuoco. “Hanno mischiato un po’ le carte dicendo che siamo tutti salvi, ma non è così, noi del Cedi aspettiamo ancora delle risposte. Hanno promesso che ci sarebbe stata la possibilità del reintegro in una nuova azienda ma da luglio, dal fallimento, ancora nessuna novità”. In tutto ciò i sindacati avevano fatto una sorta di graduatoria “ma sono previste solo 20 assunzioni, e gli altri?”. Santoro racconta anche che nel 2012, durante il periodo dell’amministrazione giudiziaria della Gruppo 6Gdo, ha subito un infortunio sul lavoro che gli ha compromesso l’uso di una gamba: “Sono rimasto invalido, mi hanno anche detto che sarei stato tra i primi ad essere ricollocato. Non ho mai ricevuto alcun risarcimento dalla 6Gdo”. Gli ex operai del cedi sono in mobilità, c’è chi per due anni, chi per tre. Prendono una sovvenzione da 800 euro al mese: “Ma noi vogliamo lavorare, non stare senza far niente. Non possiamo neanche metterci in cooperativa perchè hanno smemrbrato tutto”.
Nei giorni scorsi sei ex dipendenti del Gruppo 6GDO hanno formato una propria cooperativa, "Terramia", per richiedere in affidamento secondo le norme di legge uno o più rami di azienda del gruppo 6 GDO, tra cui un opificio industriale denominato Olio Oliva che si trova in Castelvetrano nella via Tagliata dove erano svolte attività di lavorazione e confezionamento delle olive da mensa, imbottigliamento dell’olio e diversi silos per il suo stoccaggio.
Il Comune di Castelvetrano, affidatario dell’immobile (di proprietà della regione ), da un lato e l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, proprietaria degli impianti, dall’altro, nel mese di ottobre dopo avere valutato positivamente la fattibilità dell’iniziativa hanno ceduto i beni alla Coop. Terramia. Altri ex lavoratori adesso sono stati reintegrati nei nuovi supermercati rilevati da altre aziende. Tra gli ex dipendenti c’è anche Salvatore Seidita 43 anni, nominato assessore dal sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Lo stesso Errante nei giorni scorsi si è incontrato con il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per parlare del Centro Distribuzione. E’ emerso che ci sarebbe una azienda interessata a rilevare il ramo della distribuzione dell’ex 6Gdo. Ma i cento e più del Cedi aspettano una risposta: “Lo Stato ci ha abbandonati, siamo allo sbando”.



Lavoro | 2024-05-13 17:00:00
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