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13/01/2016 06:30:00

Marsala, si lavora al Monumento ai Mille. Non doveva essere finito entro il 31 dicembre?

Doveva essere pronto entro il 31 dicembre. Invece è un cantiere ancora aperto il Monumento ai Mille di Marsala, l’opera incompiuta per eccellenza.
Il Comune di Marsala quest’estate ha ottenuto circa 233 mila euro di fondi arrivati in provincia come ristoro per i danni causati al territorio dalla chiusura dell’aeroporto per le operazioni militari in Libia nel 2011. Soldi che in fretta e furia, sia perchè l’amministrazione si era insediata da poco sia perchè non c’erano altre idee, si è deciso di usarle nel completamento del Monumento ai Mille per farci un info point. I soldi, smistati dall’ex Provincia di Trapani, dovevano essere usati entro il 31 dicembre, altrimenti andavano persi. Ed entro il 31 dicembre dovevano completarsi i lavori. Il cantiere invece è ancora aperto.
“Ma tecnicamente il Monumento è finito - dice Salvatore Accardi, assessore ai lavori pubblici a Marsala - si stanno facendo lavori complementari, pulizia dei locali, pulizia dell’esterno dai graffiti, si sta mettendo il parquet in alcune zone. Il grosso del lavoro degli interni, dell’info point, è stato fatto. E’ stata messa la ringhiera, la scala, il pavimento in legno. Sono lavori di rifinitura, abbiamo fatto le corse. Entro gennaio dovrebbe essere finito”. Entro gennaio quindi. E poi? La destinazione è un info point, ma non si è difinito ancora come gestirlo.
Ad eseguire i lavori la ditta Michelangelo Suriano, di Borgetto, che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso di circa il 12 % sull’importo a base d’asta di 185 mila euro. “Stiamo rispettando i tempi prefissati ed entro l'anno metteremo la parola fine a quest'opera, rimasta incompiuta da decenni -diceva ad ottobre il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Il monumento, così come rimodulato rispetto all'originario progetto, rappresenterà un investimento produttivo fondamentale per la promozione del territorio”.

E’ stato progettato negli anni 60 dall’archiettetto Emanuele Mongiovì. Una struttura che doveva ricordare le due imbarcazioni usate dai Mille, il Piemonte e il Lombardo, uniti in un unica prua, con vele alte 47 metri visibili da Favignana. Ritardi, soldi spariti, poi ritrovati, fecero slittare l’inizio dei lavori agli anni ‘80. I fantastici e socialisti anni 80, quando si procedeva a stati di avanzamento, quando i soldi non erano un problema. Era il 1986 quando Bettino Craxi arrivò in città per la posa della prima pietra. La sua frase rimane marchiata nella storia, davanti a migliaia di persone, con fazzoletti e garofani rossi, garibaldini e socialisti: “speriamo che non resti un’incompiuta”. Ha portato sfiga quella frase, perchè l’11 maggio 1989 il genio civile di Trapani, a lavori in corso, dichiara l’opera abusiva. Da allora resta incompleta. Poi arriva il 150’ anniversario dello sbarco. Marsala non può non presentarsi all’appuntamento senza un monumento al suo eroe. Nel 2007 viene fatto un concorso di idee per completare l’opera, seguendo le indicazioni della regione: si può portare a termine, ma senza aggiungere altro volume all’esistente. Vince il progetto Mille Luci dell’architetto Ottavio Abramo, di Catania. Il sindaco Renzo Carini non sta nella pelle: “finalmente si completa il monumento ai Mille”. Ma mancano i soldi, perchè il progetto di Abramo costerebbe 4 milioni di euro. Allora si rimodula. Il Comune stanzia 800 mila euro per il primo lotto funzionale del progetto: risistemare il tutto, mettere dei pannelli con i nomi dei Mille, mettere gli infissi, un infopoint con una terrazza cocktail. I lavori, oggi, sono quasi completati, dopo 5 anni e diversi ricorsi e controversie tra Comune e ditte. E il secondo lotto? E’ quello che avrebbe dovuto rendere la piazza del “salato” fruibile, che avrebbe completato, davvero, il Monumento ai Mille. Ci voleva un altro milione di euro che Carini chiese al Governo. Soldi che non sono mai arrivati.