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20/01/2016 06:15:00

Via alla riforma dei porti. Trapani accorpata con Palermo

 Via alla riforma dei porti. Le Autorità portuali (Adsp) saranno ridotte da 24 a 15 in tutta Italia, e in Sicilia ne resteranno due. Trapani sarà accorpata a Palermo. Messina inizialmente era prevista con Catania e Augusta: queste due “ex” autorità, costituiranno, insieme, il secondo polo. Mentre Messina è stata accorpata a Reggio Calabria e Gioia Tauro.

Dopo oltre un anno di tira e molla, alla fine la riforma delle Autorità Portuali italiane sembra essere in dirittura d’arrivo. In settimana il decreto attuativo sarà portato in Consiglio dei Ministri per l’approvazione.

In dettaglio, il Decreto del ministro Marianna Madia prevede le Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Occidentale (Genova, Savona e Vado Ligure), del Mare Ligure Orientale (La Spezia e Marina di Carrara), del Mare Tirreno Settentrionale (Livorno, Piombino, Portoferraio e Rio Marina), del Mare Tirreno Centro-Settentrionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta), del Mare Tirreno Centrale (Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia), del Mare Tirreno Meridionale (Gioia Tauro, Crotone porto vecchio e nuovo, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Messina, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria), del Mare di Sardegna (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme e Santa Teresa di Gallura, ma solo la banchina commerciale), del Mare di Sicilia Occidentale (Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani), del Mare di Sicilia Orientale (Catania e Augusta), del Mare Adriatico Meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli), del Mar Ionio (Taranto), del Mar Adriatico Centrale (Ancona, Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto esclusa darsena turistica, e Ortona), del Mare Adriatico Centro-Settentrionale (Ravenna), del Mare Adriatico Settentrionale (Venezia e Chioggia) e del Mare Adriatico Orientale (Trieste).

Per quanto riguarda Trapani, inutili sono state le proteste degli operatori, dei politici e degli imprenditori, soprattutto del Presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno, e suonano come una beffa le parole della senatrice Pamela Orrù che intendeva tranquillizzare la comunità trapanese sulle sorti del porto di Trapani.

L’Autorità Portuale di Trapani è stata istituita nel 2003, poi, non avendo i requisiti di legge, in attesa della riforma, è stata commissariata nel 2007. Di recente operatori e imprenditori dello scalo trapanese hanno creato il “Consorzio del porto di Trapani” per fare sentire la loro voce per promuovere e favorire lo sviluppo economico del porto contrastando quella che secondo loro è “un’azione speculativa di accorpamento, subordinazione e controllo da parte di qualsivoglia Autorità portuale e logistica”. Il porto di Trapani è classificato come scalo di interesse nazionale ma ha un fondale massimo di circa 8 metri in attesa di dragaggio.