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04/03/2014 07:00:00

Castelvetrano, il caso del veterinario che lavora un minuto a settimana

Dura un minuto, uno. E’ la giornata lavorativa di un veterinario di Castelvetrano secondo il contratto che ha con l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Non è assenteista, non è un fancazzista. Semplicemente è incappato in un cavillo burocratico, di quelli molto singolari, unici. Come il minuto che da contratto deve dedicare all’Asp. Ogni venerdì mattina, alle 9, arriva in ufficio, timbra il cartellino, attende sessanta secondi e può andare via. Manuel Bongiorno, così si chiama il veterinario di Castelvetrano, ha una busta paga da un euro e 80 centesimi al mese secondo il suo contratto con l’Asp. Impiega, da circa un anno, più tempo per andare in ufficio che per lavorare. Tutto nasce nel 2009, quando la Regione decide di allargare ai 350 veterinari siciliani convenzionati (in totale in Italia ce ne sono 1.200) il contratto dei medici esterni. I parametri usati sono gli stessi di quelli per i medici. Ossia il contratto, lo stipendio e le ore lavorative saranno in base a quanto fatturato nel 2009. In soldoni gni 38 euro fatturate all’Asp, recita il decreto assessoriale, equivale a un ora di lavoro. Nella prima tranche sono stati assunti oltre 300 veterinari convenzionati. Tra le proteste degli altri. Allora dopo un tira e molla la regione decide di aprire l’assunzione anche a chi era stato chiamato per lavori saltuari.
E qui casca Bongiorno, che ha fornito all’Asp prestazioni da libero professionista, fatturando circa 100 euro. Poi arriva un decreto dell’assessorato alla salute, allora guidato da Massimo Russo, nel 2012, che ha in sostanza convertito l’originaria prestazione in un contratto orario. Il conteggio viene fatto in base al fatturato. E dai conti viene fuori la prestazione di un minuto a settimana. Ma come hanno denunciato i veterinari siciliani convenzionati Bongiorno non è il solo a essere combinato così. Oltre a lui ci sono altri quattro colleghi che hanno beneficiato del decreto, ottenendo consulenze di pochi minuti. Chi due ore, chi 45 minuti, chi 4 minuti a settimana. Quando vide il contratto a tempo determinato Bongiorno fece i salti di gioia. La mano tremante per l’emozione, la firma, e la felicità per un sogno che si realizza. Essere stabilizzato. Poi arrivò la beffa. L’Asp pare avesse chiesto, a suo tempo, alla Regione cosa fare e da Palermo risposero che si doveva assumere, anche con questi orari lavorativi. Una sorta di ripicca, perchè nel 2009 c’erano state non poche diatribe politiche.
Ma un po’ tutti i veterinari convenzionati siciliani sono a corto di “minutaggio”. In media si lavora per 10 ore settimanali.
Questo scherzetto va avanti da un anno e fino a luglio sarà così. “Una volta scaduto — dice il commissario straordinario dell’Asp, Fabrizio De Nicola — non lo rinnoveremo”. Ma i veterinari convenzionati ora chiedono di essere stabilizzati seriamente.