Tra i diversi argomenti trattati quello che ha suscitato maggiore preoccupazione, in quanto fortemente penalizzante per l’economia Siciliana, è stato il conflittuale rapporto tra le aziende siciliane e la burocrazia.
“L’imprenditore moderno, legato alla globalizzazione dei mercati, non può infatti più accettare i tempi e le lungaggini burocratiche che finiscono talvolta per compromettere la validità delle iniziative imprenditoriali.
Per questa ragione - così come affermato da Giuseppe Butera, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trapani - si è deciso di costituire un osservatorio regionale, gestito proprio su ciascuna territoriale, che abbia come finalità quella di raccogliere tutte le segnalazioni provenienti dalle aziende che hanno avuto difficoltà nel rapportarsi con la P.A., ovvero che hanno ricevuto un pregiudizio dalle stesse”.
Confindustria Trapani, già da alcune settimane, si è attivata in tal senso; infatti, il Presidente Davide Durante, ha inviato una nota a tutti gli Associati per invitarli a denunciare inefficienze sia del sistema burocratico che bancario e, già nei primi giorni, il numero delle segnalazioni è stato significativo e, purtroppo, preoccupante.
“Teniamo alta l’attenzione – dichiara il Presidente Davide Durante – soprattutto nel monitorare tutte quelle misure così tanto pubblicizzate per dare sostegno alle imprese, il riferimento è alla normativa regionale sul consolidamento dei debiti, alla certificazione dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione e alla moratoria dei debiti. Il timore, come già emerge dai primi segnali, è che le banche non diano seguito agli impegni assunti a livello nazionale”.