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04/01/2010 05:50:16

Caso Ryanair: il Sindaco Fazio chiama l'Enac

La conversazione con Riggio ha consentito di chiarire meglio i termini della questione, sorta dopo che alcuni Prefetti avevano richiesto l’intervento dell’Enac, proprio per il fatto che Ryanair accetta per l’imbarco solo la carta d’identità o il passaporto. L’Enac, che non ha specifica competenza in materia, ma agisce per delega del Ministero dell’Interno (a cui compete la sicurezza sul territorio), nel rispetto della legge italiana, che consente possano essere accettati per l’imbarco anche altri documenti (patente e licenze rilasciate dalla Prefettura), ha emesso un’ordinanza che impone a Ryanair appunto il rispetto della legge italiana. La compagnia aerea ha presentato ricorso avverso l’ordinanza ed il Tar lo ha rigettato. A questo punto Ryanair ha assunto la decisione di sospendere i collegamenti delle tratte nazionali.

Al di là della questione, il Sindaco Fazio ha fatto rilevare come la decisione di Ryanair penalizza il territorio trapanese ed i molti cittadini che lavorano o studiano fuori, oltre all’aeroporto di Birgi, che anche grazie alle scelte operate dalla compagnia irlandese, ha registrato un forte incremento.

Il Presidente dell’Enac ha ribadito come l’Ente non abbia specifica competenza e si sia limitato al rispetto delle leggi, ma, comprendendo le difficoltà insorte a seguito della decisione di Ryanair, ha convocato per il prossimo 7 gennaio il Comitato Interministeriale per la Sicurezza Aeronautica, per discutere della questione. Riggio ha altresì rassicurato sui collegamenti con Trapani, sostenendo che ci sono altre due compagnie che hanno già dichiarato di essere pronte a sostituire eventualmente Ryanair.

“Mi auguro – ha detto il Sindaco – che alla fine prevalga il buonsenso. Non posso non rilevare che l’apporto che Ryanair ha dato allo sviluppo dell’aeroporto di Trapani è stato di grande importanza, ma oggi la decisione della compagnia rischia di penalizzare il nostro territorio ed auspico, quindi, che si possa trovare una soluzione condivisa, nel rispetto delle leggi”.