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10/06/2010 04:49:41

Turano e Adamo annunciano la rimozione delle alghe (non dei fanghi) alla colmata di Marsala. Ma lo scempio rimane

Giulia Adamo per il supporto, annuncia in un comunicato che "dopo un lungo lavoro tecnico svolto dagli uffici della Provincia, l’assessorato Territorio ed Ambiente della Regione ha rilasciato l’autorizzazione a effettuare l’intervento di rimozione delle biomasse vegetali (Posidonia Oceanica) spiaggiate nell’area della “Colmata” di Marsala" “L’approvazione ricevuta oggi -ha dichiarato il presidente Turano- ci permette di sbloccare da subito le procedure per l’immediata rimozione degli accumuli di Poseidonia. Già dalla prossima settimana –conclude il presidente Turano si potranno aprire i cantieri. Ringrazio per l’occasione, il particolare impegno profuso dall’on. Giulia Adamo che, per quanto di sua competenza, ha seguito gli atti amministrativi utili alla soluzione della vicenda”.

 Si riaprono dunque i cantieri, ma per fare cosa? Giulia Adamo, da Presidente della Provincia, è responsabile di quello che è diventato uno scempio enorme, e Turano non ha fatto nulla, in due anni, per rimuovere i fanghi.

Anzi, qualche tempo fa ha detto: Nessuno rimuoverà mai i fanghi lasciati nel lungomare di Marsala, in altezza della colmata di Casabianca. I marsalesi si mettano il cuore in pace". Soprattutto non si capisce che fine abbia fatto la  famosa gara d'appalto per la sistemazione dell'area di colmata di contrada Casabianca, che era stata annunciata tempo fa. L'assessore provinciale Regina aveva affermato che i lavori sarebbero stati appaltati «entro il 31 marzo 2010». Ed invece ancora non se ne sa nulla sulla bonifica della zona più degradata del litorale marsalese.

Ieri della vicenda si è parlato anche in Consiglio Provinciale. Il Consigliere Anna Maria Angileri ha rivolto l’indice accusatorio verso lo stato dell’arte della “Colmata di Marsala” affermando, fra l’altro, che, nonostante le notizie sulla rimozione delle alghe, si tratta di un progetto che non si vuole realizzare e che, mentre la nuova stagione estiva è già arrivata, lo scempio rimane perché non si provvede nemmeno con l’intervento-tampone per cui un anno fa in bilancio era stata prevista la somma di 125 mila euro.